Povertà educativa, abbandono scolastico, disoccupazione femminile, povertà ed esclusione sociale segnano un Paese "in difficoltà a garantire i diritti di donne, bambini e bambine", con profonde diseguaglianze anche tra le stesse Regioni e un abisso tra le condizioni di vita in Trentino Alto Adige e in Calabria. È l'Italia raccontata dall'indagine "Mai più invisibili. Indice 2020 sulla condizione di donne, bambini e bambine in Italia" realizzata dalla onlus WeWorld in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 monitorando le condizioni di vita attraverso l'intreccio di 38 indicatori. I divari tra territori sono particolarmente marcati nella dimensione educativa per i bambini e le bambine, con picchi di dispersione scolastica che sfiorano il 20% in Sicilia, Sardegna e Campania (contro il 10,6% della media europea) e nella dimensione economica per le donne: in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna due donne su 10 sono a rischio povertà ed esclusione sociale, mentre in Sicilia lo è una su due. In generale l'indice Mai più invisibile classifica al primo posto per le condizioni di vita di donne e bambini il Trentino -Alto Adige (con un valore di 4,8) e all'ultimo posta la Calabria (con un valore di -4,5). Le donne e i bimbi calabri vivono uno svantaggio doppio rispetto a quelli del Trentino- Alto Adige, con un divario di 9,3 punti tra le due Regioni. La Calabria ha un Pil pro capite inferiore della metà di quello del Trentino-Alto Adige e un tasso di disoccupazione e un indice di povertà regionale sette volte superiori. Inoltre, la spesa dei Comuni per la cultura è pari al 49,6% in Trentino-Alto Adige, al 4,9% in Calabria. La classifica vede tra le migliori regioni per donne e bambini anche Lombardia (3,4), Valle d'Aosta (3,4) ed Emilia-Romagna (3). Mentre indice registra valori negativi nelle Regioni del Sud, ma anche in quelle del Centro Est. A fondo classifica ci sono Puglia (-3,5), Campania (-3,9) e Sicilia (-4,3), oltre alla Calabria. "Si conferma la difficoltà del nostro Paese a garantire i diritti di donne e bambini e bambine, soprattutto in alcune Regioni. Dal 2015 ad oggi l'Italia sta avendo un declino costante che è stato determinato in particolare dall'erosione della dimensione educativa riguardante i bambini, e dalla scarsa partecipazione alla vita economica e politica da parte delle donne", commenta il presidente di WeWorld, Marco Chiesara.