C’è vita (o c’è stata vita) su Marte. Lo afferma un articolo pubblicato dalla rivista Astrobiology e rilanciato da Futurism.com. Secondo gli astrobiologi autori dell’articolo, le molecole organiche scoperte dal rover Curiosity della NASA potrebbero essere la prova della vita su Marte. In un articolo pubblicato sulla rivista Astrobiology, il team sostiene che la presenza di "tiofeni", molecole organiche individuate sulla Terra nel carbone, petrolio greggio e tartufi bianchi potrebbero indicare l’esistenza in passato di una possibile vita sul Pianeta Rosso. "Abbiamo identificato diversi percorsi biologici per i tiofeni" molecole che sono un composto di carbonio e zolfo, probabilmente prodotte da un processo organico, secondo quanto affermato dall’astrobiologo Dirk Schulze-Makuch della Washington State University e autore principale dello studio.

Il team, tuttavia, non sta ancora saltando a nessuna conclusione ma è possibile una spiegazione che i ricercatori stanno prendendo in considerazione: è molto probabile che i tiofeni potrebbero essere stati creati durante gli impatti delle meteoriti che riscaldano i solfati ad alte temperature. Se i composti fossero davvero un segno di vita, potrebbero essere stati il risultato di batteri risalenti a circa tre miliardi di anni fa che hanno abbattuto i solfati o, in alternativa, avrebbero potuto essere scomposti dai batteri. Il rover Curiosity analizza i composti suddividendoli in frammenti. Il futuro rover Rosalind Franklin dell’Agenzia spaziale europea potrebbe tuttavia colmare le lacune con il suo analizzatore molecolare organico (MOMA), che non utilizza la stessa tecnica distruttiva di Curiosity.

Ciò che ha maggiormente entusiasmato Schulze-Makuch è la possibilità di trovare nei composti delle proporzioni diverse di isotopi pesanti e leggeri, il risultato di organismi che abbattono gli elementi e "un segnale rivelatore della vita", secondo l’astrobiologo. L’Abstract dell’articolo sulla rivista scientifica afferma che "La domanda se si verifichino composti organici su Marte è rimasta per decenni senza risposta. "Tuttavia, la recente scoperta da parte di Curiosity di varie classi di materia organica nei sedimenti marziani fa fortemente ipotizzare su Marte l’esistenza di composti organici locali.

Un gruppo interessante di composti organici rilevati sono i tiofeni, presenti in genere sulla Terra nel carbone e petrolio greggio nonché in stromatoliti e microfossili. L’origine dei derivati del tiofene può essere biotica o abiotica, ad esempio, attraverso l’incorporazione di zolfo nella materia organica durante la diagenesi precoce. Nello studio viene discusso il potenziale dei tiofeni di poter rappresentare i biomarcatori marziani, nonché una correlazione tra abbondanze di tiofeni e minerali contenenti solfati. Infine, lo studio fornisce dei suggerimenti per future indagini su Marte e nei laboratori sulla Terra, così da poter rispondere alla domanda se i tiofeni marziani siano di origine biologica".

Caterina Galloni