Limato, perfezionato fino all'ultimo. Il decreto salva-economia è stato praticamente ultimato nella notte. E, con ogni probabilità, varato mentre il giornale andava in stampa. L'emergenza coronavirus che sta mettendo in ginocchio il Paese, trova dunque uno strumento che, almeno da un punto di vista "legale", mira a frenare gli effetti negativi che la pandemia sta producendo sul tessuto economico del Belpaese. Da un punto di vista finanziario, è risaputo ormai (dopo il via libera della Ue) che il governo potrà operare in deficit, "indebitandosi" fino ad un massimo di 25 miliardi. "Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria all'attuazione degli interventi di cui al presente decreto - si legge nelle disposizioni - è autorizzata l'emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l'anno 2020". Ebbene tra le misure messe in cantiere spiccano l'estensione della moratoria fino a 18 mesi prevista per i mutui prima casa, anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, un calo superiore al 33%, del fatturato dell'ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l'emergenza Covid-19. Per l'accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell'Isee. Sul fronte scuola, nota dolente per molte famiglie, i papà e le mamme lavoratori che hanno figli fino a 12 anni in casa, potranno ottenere un congedo straordinario fino a 15 giorni retribuito al 50 per cento dello stipendio. Chi ha figli tra i 12 e i 16 anni potrà invece ottenere il congedo straordinario, sempre per 15 giorni, ma senza retribuzione. In alternativa si potrà scegliere di ottenere un voucher baby sitter di 600 euro una tantum. Ancora, viene prevista una indennità una tantum di 500 euro per una serie di categorie: partite Iva, co.co.co, lavoratori autonomi iscritti alla gestione Ago, lavoratori stagionali e del turismo, lavoratori del settore agricolo e dello spettacolo con un reddito inferiore a 50 mila euro. Il decreto contiene anche aiuti diretti e indiretti alle imprese. Pronta a scattare anche l'operazione ammortizzatori sociali che riguarderà tutti i settori produttivi, su tutto il territorio nazionale. Centralissimo il capitolo Sanità: in arrivo l'assunzione di 20 mila tra medici, infermieri ed altri operatori sanitari. Il decreto sospende anche i termini delle cartelle di pagamento e gli accertamenti esecutivi di Agenzia delle Entrate e enti previdenziali (in scadenza tra l'8 marzo e il 31 maggio). I relativi versamenti dovranno poi essere effettuati entro il mese successivo ovvero il 30 giugno. Sono inoltre sospese le attività di controllo, accertamento, riscossione e contenzioso da parte dei vari enti impositori.