Via libera al decreto "salva-economia" del governo: il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto "Cura Italia", vale a dire la manovra finanziaria da 25 miliardi di euro messa in piedi dall'esecutivo giallorosso per contrastare la crisi economica provocata dall'emergenza coronavirus.

UN CDM TRAVAGLIATO
Non è stato facile, comunque, giungere al varo del dispositivo. Il decreto "cura Italia" è stato discusso in un consiglio dei ministri iniziato con due ore di ritardo e durato altrettanto. Le tensioni non sono mancate e il via libera al provvedimento è giunto al termine di un dibattito infuocato evidente già nel pre-consiglio di ieri, durato non a caso ben 8 ore prima di trovare la quadra.

SCINTILLE TRA RENZIANI E 5S
Talune voci di dentro, per capirci, raccontano che la ministra renziana Teresa Bellanova, ha sbattuto i pugni per far valere le ragioni degli autonomi con i pentastellati che a loro volta, hanno alzato la voce per difendere le ragioni delle Partite Iva.

MANOVRA PER IMPRESE, LAVORATORI E FAMIGLIE
Per quanto concerne le misure previste, il decreto, oltre che il sistema sanitario, tocca le imprese, i lavoratori e le famiglie, attraverso la sospensione delle scadenze fiscali, la cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, un bonus per gli autonomi e i congedi speciali retribuiti per i genitori.

NESSUNO DEVE SENTIRSI ABBANDONATO
"Il governo è vicino alle imprese, alle famiglie a tutti quelli che fanno enormi sacrifici per il bene comune" ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa. Nessuno, ha aggiunto "deve sentirsi abbandonato ed oggi questo decreto lo dimostra". Secondo il premier, con il via libera al decreto si può parlare "di modello italiano non solo per il contrasto al contagio ma anche per la politica economica" per far fronte all'emergenza.

UNA MANOVRA ECONOMICA PODERONA
"Abbiamo messo 25 miliardi di denaro fresco e attiviamo flussi per 350 miliardi - ha precisato -. Questa è una manovra economica poderosa". Nel decreto ci sono 10 miliardi per gli ammortizzatori sociali. Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga per i lavoratori dipendenti che resteranno a casa.

CONTRIBUTO PER GLI AUTONOMI
Per gli autonomi, inclusi i lavoratori del turismo e dello spettacolo, arriva un contributo una tantum di 600 euro. Per tutti coloro che sono in difficoltà economica poi, inclusi gli autonomi, vengono sospesi i mutui fino a 18 mesi. Previsto anche un fondo da 200 milioni per aiutare chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10 mila euro e ora a causa del coronavirus si è dovuto fermare.

CONGEDI SPECIALI E BONUS BABY SITTER
Vengono inoltre bloccate anche le procedure di licenziamento a partire dal 23 febbraio. Per le famiglie con i figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50 per cento fino a 15 giorni o in alternativa un voucher baby sitter da 600 euro. La cifra sale a mille euro per i medici e i tecnici sanitari.

RINVIATE SCADENZE PER IL FISCO
Sono rinviate le scadenze del fisco, a partire dal versamento dell'Iva. Resta ferma anche l'attività di riscossione, già congelata nei giorni scorsi. Tre miliardi andranno alla sanità e alla protezione civile. Ci sono fondi per gli straordinari di medici e infermieri ed è prevista la possibilità per i prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena.

PRESO NUOVE MASCHERINE
Il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, potra' infine fronteggiare la carenza di mascherine e di altri macchinari di terapia intensiva anche avviando nuove linee di produzione.

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