1730 Minor Avenue, Seattle, Washington State. Da qui parte la speranza. E proprio da una città emblematica, la più grande di Washington State, famosa fino all'altro giorno per essere la sede di Amazon e Starbucks, ma anche Microsoft, a una ventina di chilometri a Redmond e una volta, prima di trasferirsi a Chicago, anche della Boeing. Dall'inizio di marzo invece, purtroppo, Washington State, Seattle, la notorietà l'hanno avuta per il Coronavirus, da lì ha cominciato a spandersi per gli Stati Uniti. E così non poteva esserci una sede migliore per cominciare il viaggio della speranza: lunedì 16 marzo, al Kaiser Permanente Washington Research Institute che si trova sulla Minor Avenue è partito il primo test, un vaccino per combattere il Coronavirus, una prima dose sperimentale inoculata a uno dei 45 giovani volontari che hanno detto sì al progetto di ricerca del National Institute of Health (NIH) che ha finanziato lo studio con la cooperazione di Moderna Inc., una società del Massachusetts. Ci vorrà poi comunque da un anno a 18 mesi per eventualmente dare l'ok al potenziale vaccino.

Ma intanto si è partiti. Ed è solo l'inizio, perché sempre negli USA Inovio Pharmaceutica, gruppo di Plymouth Meeting in Pennsylvania, il prossimo mese comincerà i propri test per un altro vaccino, su una dozzina di volontari alla University of Pennsylvania e nel centro dedicato alle sperimentazioni di Kansas City nel Missouri. Ma adesso tutta l'attenzione è sul Kaiser Permanente Washington Research Institute. Un centro che dirige un vasto programma di ricerca con una sede nazionale e otto regionali per rispondere alle domande di efficacia e sicurezza nell'ambito della assistenza sanitaria. Una storia che è cominciata nel secolo scorso, alla fine degli anni Trenta. Un giovane chirurgo, futurista, il dr. Sidney Garfield e un pioniere della industria, Henry J. Kaiser che decisero di unirsi per costruire un nuovo modello di assistenza sanitaria. Agli inizi, che risalgono alla Grande Depressione, era soltanto un ospedale con appena 12 letti e appunto un solo medico, il dottor Garfield in mezzo al deserto del Mojave che si estende, per la maggior parte, tra California e Nevada.

Il Contractors General Hospital fu realizzato a una decina di chilometri da una piccola cittadina, Desert Center, in California (che oggi ha 200 abitanti) con denaro preso in prestito dal giovane chirurgo, per curare i lavoratori impegnati nella costruzione del Colorado River Aqueduct Project. Un pioniere e anche un benefattore il dottor Garfield, perché a quel tempo certo non tutti i lavoratori erano in possesso di una assicurazione medica e anche se l'avevano i pagamenti arrivavano dopo mesi. Ma mai in quel periodo il giovane chirurgo rifiutò di curare un malato, non importava se doveva farlo gratis. Poi arrivò Harold Hatch, un ingegnere trasformatosi in agente assicurativo, assieme inventarono il pagamento anticipato assicurativo, permettendo così al dottor Garfield non solo le cure necessarie immediate, ma anche la prevenzione. All'epoca, per 5 centesimi al giorno, era nata una nuova forma assicurativa che ebbe un grande successo tra i lavoratori e permise al piccolo ospedale di diventare grande. Ma finita la costruzione dell'acquedotto, il dottor Garfield chiuse la sua creatura e si trasferì a Los Angeles dove però ricevette una telefonata: era Henry J. Kaiser, celebre imprenditore, che lo voleva con sé per ripetere quella esperienza, ma con 6.500 lavoratori, e le loro famiglie, che erano impegnati nella realizzazione della Gran Coulee Dam, una gigantesca diga sul Columbia River, Washington State.

Poi, durante la Seconda Guerra Mondiale i cantieri navali di Kaiser, sul Pacifico, per l'assistenza sanitaria a 30.000 lavoratori. Finito il conflitto il piano sanitario inventato dal chirurgo continuò e nel 1953 l'organizzazione, chiamata poi Kaiser Permanente, prese ufficialmente il via. E adesso il NIH, National Institute of Health, l'agenzia federale con sede nel Maryland, a Bethesda, responsabile per la ricerca biomedica e la sanità nazionale, ha affidato al Kaiser Permanente il vaccino sperimentale per avviare i test in collaborazione con Moderna Inc., società di biotecnologia che ha il proprio headquarter nel cuore della scienza USA, a Cambridge e che è specializzata nella scoperta e nello sviluppo di farmaci basati sul RNA messaggero, un tipo di RNA (acido ribonucleico) utilizzato per trasmettere le informazioni genetiche che dirigono la sintesi di proteine specifiche. E molti virus codificano le loro informazioni genetiche utilizzando proprio un genoma a RNA.

Roberto Zanni