Italia chiusa per virus. Il Paese in quarantena, in piena tragedia. Precipita l’economia a tutti i livelli, il buio totale. Cinema e teatri chiusi, va in scena il vuoto. Saltano come tappi gli eventi, solo notize di annullamenti e cancellazioni. Sparisce la storia, la Milano-Sanremo, corsa monumento del calendario ciclistico internazionale, quest’anno non ci sarà. Cancellata anche lei, come la Tirreno-Adriatico a tappe, le Strade Bianche del viaggio nella follia e nel romanticismo di altri tempi: la notizia è ufficiale, comunicata dall’organizzazione, la Rcs. Rischia di non partire il Giro d’Italia. La tragedia nazionale a rapida diffusione coinvolge anche i libri, le librerie. Numeri sconcertanti che spargono nuove disperate previsioni. L’ultima manifestazione a saltare è Libri Come, prevista all’Auditorium Parco della Musica, a Roma. S’intitolava "Coraggio", ma non è bastato a salvarla. Gli organizzatori, al momento, stanno valutando la possibilità di spostarla più in là. L’impresa s’annuncia improba, sotto questo nero cielo d’Italia. Sospeso anche il National Geographic Festival delle Scienze. L’Italia è ferma, bloccata, letteralmente in quarantena, auto blindata causa virus. L’epidemia ha ricadute preoccupanti sul mercato. Più diminuiscono le occasioni per parlare di libri, più si abbassano le vendite. Siamo al crollo, -55% a Milano, e sul mercato nazionale -23% dei titoli venduti. Dati allarmanti, a corredo del progressivo, allarmante, drammatico svuotamento delle librerie. Cancellati quasi tutti gli incontri con gli autori. Una moria continua e inarrestabili di eventi spariti: Femminism, la fiera romana dell’editoria delle donne, il festival del giornalismo di Perugia, la Children Book Fair di Bologna, il Buk Festival di Modena, l’esordiente salone fiorentino Testo. Eventi cancellati o rimandati di mesi. Al tracollo, evidente e accertato, non corrisponderebbe un’impennata significativa degli acquisti su Amazon. Le librerie Feltrinelli hanno sospeso tutti gli eventi in agenda, per il momento fino al 3 aprile. Il presidente dell’Associazione italiana librai, Paolo Ambrosini, parla di un trend negativo che è andato aggravandosi nel mese di febbraio. Titolare di una libreria a San Bonifacio, in provincia di Verona, si rende conto di sapere "quanto la gente gira di meno e compra di meno". Aveva programmato un tè con l’autore, ma non lo farà. La chiusura delle scuole ha fatto saltare due mostre di libri per ragazzi. L’epidemia non risparmia neanche i grandi appuntamenti internazionali. Noni si terrà la London Book Fair, in programma il dieci marzo. La cancellazione è imposta dal fatto che gli editori di tutto il mondo hanno ritirato la partecipazione. Identica sorte per il Salone del Libro di Parigi, in calendario dal venti marzo. Ma a questo punto, per come messa la situazione, la domanda è: cosa fa l’uomo virtuoso con interessi culturali chiuso in casa, senza concerti, teatri, cinema e senza la possibilità di frequentare le librerie? Alberto Moravia, colpito da tubercolosi, parlava dei suoi anni di ricoveri e di cure come del fatto più importante della sua vita. Chiuso nel sanatorio di Cortina d’Ampezzo divorava romanzi. Balzac, Tolstoi, Dickens, Flaubert, Dostoevskj. La zia era riuscita a farli avergli avere un abbonamento alla Biblioteca Vissieux di Firenze, dalla quale il futuro scrittore si faceva arrivare romanzi che ne alleviassero la solitudine. L’isolamento cui siamo condannati in questo momento, causa virus, potrebbe trasformarsi in occasione per leggere. Evidentemente non è così, l’Uomo Virtuoso passa il suo tempo incollato al televisore per informarsi anche sul decorso dell’epidemia. Siamo in presenza di un evidente, preoccupante effetto mediatico sul mercato del libro. Allarmano i riflessi da virus. Ne sono una prova i numeri sopra evidenziati, l’editoria è in una fase di spaventoso tracollo. Gianrico Carofiglio, barese, scrittore di successo, giallista spesso ai vertici delle classiche, nonché esponente politico e presenza costante ai dibattiti televisivi, è un generoso produttore di tweet. "A un libro non servono le folle, può bastare una posizione comoda, una poltrona". Va da sé che a casa si possono rispolverare libri lasciati sul comodino. Basterebbe infatti essere ottimisti, non ottimisti esagerati, semplicemente moderati. Le librerie Feltrinelli hanno lanciato una campagna social "ChiLeggeNonSiFerma". Tra i libri più segnalati "La peste" di Albert Camus e "Cecità" di Josè Samarago. Ancora Carofiglio in primo piano, mai per puro esibizionismo, solo per rendersi utile ai lettori e all’editoria. L’invito lanciato su Twitter per reagire all’assurdo calo delle vendite, per lui e per tanti inspiegabile. "Andiamo in libreria e compriamo un libro, uno qualsiasi. Una testimonianza, come dire: siamo qui. E stavolta sorge spontanea una domanda di un altro tipo, ma comunque attinente alla questione: e se insieme alle inutili scorte di cibo, facessimo anche scorte di letture? FR.ES