Trump pensa alle navi ospedali al largo della Florida o della California, l’Italia ne realizza una. È ormeggiata nel porto di Genova. Potrà ospitare fino a 350 pazienti alle prese con problemi derivanti da coronavirus e 50 operatori sanitari. Imminenti i primi ricoveri. Potranno cominciare da lunedì. Cambia destinazione, viene riconvertito alla pubblica utilità il traghetto Gnv Splendid, trasformato a tempo di record in un’immensa nave ospedale.

Ha smesso di ospitare turisti sognanti in viaggio di piacere, in crociera tra Barcellona e Palermo; accoglierà persone provate, deboli e sofferenti, chi è sopravvissuto al Covid-19. Grazie all’enorme sforzo di Regione Liguria, del gruppo Msc Crociere e del Registro navale italiano, la nave ospedale, al posto dell’onnipresente moquette e di folle spensierate di turisti, presenta ora i pavimenti in resina o linoleum. E invece appunto dei viaggiatori in gita di piacere e dei camerieri deputati a soddisfarne ogni loro richiesta, ci saranno malati in isolamento e infermieri reclutati su base volontaria.

Prodezze, miracoli, posti in essere, realizzati, per fare fronte all’emergenza da coronavirus. I primi venticinque pazienti saranno a bordo lunedì. Quelli dimessi dagli ospedali della Liguria, ma ancora bisognosi di cure di bassa intensità. La nave ospedale di Msc Crociere accoglierà inoltre chi deve osservare i quattordici giorni di quarantena e non dispone di un posto adeguato dove trascorrerli. Ma non è escluso che, un domani, l’hangar possa essere attrezzato per ricevere pazienti in rianimazione. La nave da crociera diventa quindi ospedale. Cabine con ossigeno e letti attrezzati.

Nella riconversione dello Splendid, la parte più complicata è stata il lavoro sull’impianto di areazione. Ogni cabina è ora munita di un oblò proprio. Lo scopo è di impedire che il virus possa circolare al di fuori. Deve rimanere confinato nella stanza. Tutte le camere sono dotate di bagno privato, televisione e connessione Internet. Le aree di ristorazione presenti a bordo permettono la somministrazione dei pasti nel rispetto delle distanze di sicurezza previste dalle nuove norme anticontagio. Lo sforzo delle tre componenti sopra citate è basato su un precedente, datato 2017: l’uragano Maria e la Gnv intervenuta con una propria nave.

"Siamo la prima regione ad avere individuato e attrezzato su tutto il territorio le strutture idonee per questo genere di pazienti", sottolinea il governatore della Liguria, Giovanni Toti, con legittimo grande orgoglio. Mentre il sindaco Bucci si spinge addirittura oltre, un sorriso di compiacimento e anche Donald Trump è servito. "Siamo i primi al mondo e anche New York sta adesso seguendo il nostro esempio". Il numero delle persone positive da contagio comincia a preoccupare anche in Liguria. Anzi di più, già fa paura. Da qui la certezza che saranno i pazienti del territorio ligure ad occupare la nave ospedale. Ma, in caso di necessità, il traghetto potrà accogliere anche malati di fuori regione. Oltre a spostarsi, ovviamente, laddove ci sarà più bisogno.

Regione Liguria e Msc sono disponibili a offrire questo concetto di emergenza a coloro che avranno la necessità di replicarlo. Mentre il team di esperti e volontari arrivati dalla Cina sollecita la Lombardia "a chiudere tutto, qui è come da noi". E proprio nella regione con il maggior numero di casi e di morti da coranavirus, la Wuhan d’Europa, si registrano episodi in palese contrasto tra loro, nel momento della massima emergenza. Sessantacinque medici e infermieri cubani molto qualificati ("Hanno combattuto l’ebola"), arrivano oggi in Italia. Sono destinati a Crema, molto bene. A Cremona i primi malati sono stati trasferiti malati nell’ospedale da campo donato dall’organizzazione umanitaria evangelica Samaritan’s Pursue. Molto bene anche in questo caso, come pure per le sette tonnellate di attrezzature provenienti dalla Germania, da Colonia, già recapitate a Pratica di Mare. Non bene invece a Brescia, dove medici e infermieri sono allo stremo in mezzo a migliaia di contagiati ricoverati.

E dove c’è bisogno di tutto, non solo di mascherine per il personale sanitario. Nelle stesse ore un’azienda del Bresciano ha venduto mezzo milione di tamponi agli Stati Uniti. Venduti e già spediti. Spazio dunque alla controsolidarietà, e questo proprio bello non è. Ristabiliscono veri, stupendi equilibri la gloriosa Ferrari e la Fca. Aiuteranno la Stare Enginering di Bologna ad aumentare la produzione di ventilatori polmonari. Cinquecento al mese. Eccellenze italiane in meravigliosa simbiosi, questo sì è vero cuore italiano.

di Franco Esposito