Dalle agevolazioni fiscali alla riduzione delle imposte: i governi e le banche centrali di tutto il mondo stanno mettendo in campo svariati migliaia di miliardi per risollevare un'economia globale paralizzata dalla pandemia di coronavirus. Dal canto suo, il Fondo Monetario Internazionale ha già stanziato 50 miliardi di euro per aiutare i Paesi le cui economie sono più deboli. E proprio ieri ha ricordato ai Governi che, una volta che la crisi sanitaria sarà passata, è necessario "attuare un pacchetto completo di misure per stimolare la crescita potenziale e migliorare la capacità di recupero. Ciò dovrebbe comprendere riforme strutturali per aumentare la produttività e gli investimenti, un consolidamento di bilancio credibile a medio termine per porre il debito pubblico su un solido sentiero di riduzione e misure per sostenere lo stato di salute del settore finanziario.

Ieri è intervenuta l'Ocse, per chiedere un intervento "urgente e necessario", ossia "uno sforzo coordinato da parte dei governi e delle banche centrali per superare la crisi". Il segretario generale Angel Gurria ha detto senza mezzi termini che "serve un piano Marshall". Queste le misure e le risorse finora messe in campo dalle banche centrali e dai Governi dei principali paesi colpiti dalla pandemia. BCE A differenza della Fed, la Banca Centrale Europea ha finora mantenuto invariati i suoi tassi e ha optato per altre misure. Questa settimana, ha assicurato alle banche oltre 100 miliardi di euro di liquidità nella prima delle 13 operazioni di rifinanziamento previste da qui a metà giugno. Poi ha sparato il 'bazooka': un piano di emergenza di 750 miliardi di euro per l'acquisto di titoli di debito pubblici e privati, da realizzarsi fino alla fine dell'anno. Un'iniziativa che cerca di alleggerire le banche e di incoraggiarle a mantenere i prestiti.

STATI UNITI

La Federal Reserve (Fed) assicura una serie di agevolazioni creditizie a sostegno delle imprese e delle famiglie. Ha lanciato un sistema di finanziamento del credito a breve termine, che è stato utilizzato durante la crisi dei mutui del 2008 e domenica scorsa, a sorpresa ha ridotto a zero il suo tasso di riferimento, cosa che non accadeva dal dicembre 2008. Dal governo, il segretario del Tesoro Steven Mnuchin sta negoziando un colossale piano di stimolo economico che potrebbe raggiungere 1,3 trilioni di dollari. Questo piano prevede misure consistenti, come l'invio di due assegni da 1.000 dollari a molti cittadini o la concessione di 300 miliardi di dollari alle piccole imprese. E' stato anche approvato un piano di aiuti sociali di circa 100 miliardi di dollari per i lavoratori direttamente colpiti dalle conseguenze del coronavirus.

CINA

La Banca Centrale cinese, che a fine febbraio ha concesso la proroga o il rinnovo dei prestiti alle imprese, ha annunciato una settimana fa la riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche, liberando 550 miliardi di yuan (70,6 miliardi di euro, 78,2 miliardi di dollari) per sostenere l'economia. Questo rapporto, che obbliga le banche a mantenere la liquidità presso la banca centrale, è stato ridotto di mezzo punto a un punto percentuale. Pechino ha poi ridotto di mezzo punto il tasso di riserva obbligatoria, iniettando circa 100 miliardi di euro nell'economia.

ITALIA

L'Italia, il Paese più colpito in Europa, ha annunciato 25 miliardi di euro per combattere l'epidemia. Il governo si aspetta che queste misure generino 340 miliardi di risorse. Tra le misure attuate vi è la sospensione temporanea del pagamento di alcune scadenze di immobili e di prestiti bancari.

FRANCIA

Per limitare il fallimento delle imprese, Parigi ha annunciato che inietterà immediatamente 45 miliardi di euro. La maggior parte di questo importo 32 miliardi di euro sarà utilizzata per rinviare o cancellare i contributi previdenziali e le imposte. Il Governo francese ha inoltre ampliato il regime di disoccupazione parziale e ha istituito un fondo di solidarietà di circa 2 miliardi di euro.

GERMANIA

Berlino ha annunciato il più grande piano di aiuti alle imprese della sua storia dal dopoguerra in poi, con prestiti "illimitati" per un valore di almeno 550 miliardi di euro. Dal 9 marzo le autorità hanno già annunciato un pacchetto di misure a sostegno dell'economia, tra cui il ricorso alla disoccupazione parziale per le imprese in difficoltà e la concessione di prestiti in caso di difficoltà finanziarie.

SPAGNA

Madrid garantirà fino a 100 miliardi di euro di prestiti alle imprese. Tra le altre misure, lo Stato metterà a disposizione risorse per una "riduzione dell'occupazione temporanea" (una forma di disoccupazione parziale che permette al dipendente di reintegrarsi successivamente nella sua azienda). Per i lavoratori autonomi sarà più facile riscuotere l'indennità di disoccupazione. Inoltre, 600 milioni di euro saranno messi a disposizione anche per l'assistenza ai più deboli. In totale, "mobiliteremo fino a 200 miliardi di euro, circa il 20%" del PIL, ha detto il Presidente Sanchez.

REGNO UNITO

Il governo britannico ha annunciato un "pacchetto senza precedenti" di prestiti garantiti dal governo per un valore di 330 miliardi di sterline per le aziende colpite dal coronavirus. In precedenza, le autorità britanniche avevano fornito loro un sostegno al bilancio per 30 miliardi di sterline e la Banca d'Inghilterra (BoE) ha annunciato una riduzione inaspettata dei tassi di interesse dallo 0,75% allo 0,25%. Nel frattempo, la Banca d'Inghilterra ha ridotto il suo tasso di interesse principale allo 0,1%, un minimo storico adottato appena otto giorni dopo averlo fissato allo 0,25%. Inoltre, il suo comitato di politica monetaria ha deciso all'unanimità di aumentare di 200 miliardi di sterline (234 miliardi di dollari, '216 miliardi) le partecipazioni della Banca centrale in titoli di Stato e obbligazioni societarie a 645 miliardi di sterline utilizzando le riserve esistenti.

GIAPPONE

La Bank of Japan (BoJ) ha notevolmente rafforzato la sua politica di acquisto di attività. L'istituto non ha modificato il suo tasso di deposito bancario che è già negativo (-0,1%) dal gennaio 2016. Ma ha innalzato gli obiettivi annuali per alcuni dei suoi acquisti di attività, volti a stabilizzare i mercati finanziari.

CILE

La Banca Centrale del Cile ha annunciato un taglio straordinario del suo tasso di interesse di riferimento di 75 punti base all'1%. Si tratta del taglio dei tassi più aggressivo degli ultimi 11 anni dalla crisi finanziaria globale.

BRASILE

La Banca centrale ha tagliato i tassi di 50 punti base portandoli sui nuovi minimi del 3,75%.

AUSTRALIA

La Banca Centrale d'Australia ha ridotto il suo tasso principale di un quarto di punto allo 0,25%, il suo minimo storico. Non solo, ma acquisterà titoli di Stato nei mercati secondari e che effettuerà operazioni per garantire la liquidità del mercato.

NORVEGIA

La Banca di Norvegia ha ridotto il suo tasso di riferimento di 0,75 punti allo 0,25% per sostenere l'economia che è stata doppiamente colpita dalle ripercussioni del coronavirus.

DANIMARCA

La banca centrale danese ha annunciato un aumento di 0,15 punti percentuali del tasso di deposito a -0,60% per difendere la stabilità del tasso di cambio corona-euro. La mossa è stata decisa "per ridurre il divario di politica monetaria nei confronti della zona euro da 0,25 a 0,10 punti", ha detto l'istituto monetario in un comunicato.

ISLANDA

La banca centrale islandese ha ridotto di mezzo punto il tasso di riferimento all'1,75%. Il motivo è naturalmente l'emergenza coronavirus. Una settimana fa l'istituto aveva abbassato i tassi di un altro mezzo punto.

TURCHIA

La Commissione per le politiche monetarie della Banca centrale della Turchia, nel corso di una riunione straordinaria per far fronte alle ripercussioni del coronavirus, ha deciso di tagliare di un punto i tassi d’interesse portandoli da 10.75 a 9.75.

NUOVA ZELANDA

Sulla scia della Fed, la Banca centrale della Nuova Zelanda ha tagliato i tassi di interesse dall'1 allo 0,25% per mitigare l'impatto economico del coronavirus.

CANADA

Il governo di Ottawa metterà a disposizione 10 miliardi di dollari canadesi (6,5 miliardi di euro) per aiutare le imprese a contrastare l'impatto della nuova pandemia di coronavirus. La Bank of Canada ha invece ridotto di 0,5 punti percentuali il suo tasso di riferimento allo 0,75%, il secondo taglio di questo tipo in poco più di una settimana.

PAESI DEL GOLFO

La banca centrale degli Stati del Golfo ha tagliato i tassi d’interesse di riferimento.

INDONESIA

La banca centrale dell'Indonesia ha tagliato di un quarto di punto dei suoi tassi di interesse per contrastare l'impatto del coranavirus. Il tasso chiave di interesse è sceso al 4,75%. Si tratta della sua prima riduzione dall'ottobre scorso.

SVIZZERA

Berna sta predisponendo un pacchetto di misure da 32 miliardi di franchi (32,5 miliardi di euro) per sostenere imprese e lavoratori colpiti dall'epidemia di coronavirus. Il pacchetto segue un primo piano di aiuti da 10 miliardi di franchi annunciato da Berna la settimana scorsa. L'obiettivo, ha spiegato l'esecutivo, è difendere l'occupazione, proteggere i salari e aiutare i lavoratori autonomi. In particolare, le aziende in difficoltà potranno avere prestiti pari a un ammontare fino al 10% del loro fatturati con un tetto di 20 milioni di franchi e garanzia statale. Saranno inoltre introdotte misure per favorire la riduzione dell'orario di lavoro e compensazioni per la parte di stipendio persa. Il ministro dell'Economia ha anche fatto sapere che alle imprese sarà consentito il rinvio del pagamento dell'Iva e sottolineato che il buono stato di salute delle finanze pubbliche consentirà di predisporre "massici aiuti" all'economia.