Gente d'Italia

“Noi abbandonati dalla Farnesina e da tutte le compagnie aeree”

Rientrare nel proprio paese sta diventando un’odissea per migliaia di cittadini italiani nel mondo bloccati a causa dell’emergenza del coronavirus. Casi del genere si registrano anche in Uruguay dove ci sono diverse persone che sono ancora in attesa di sapere con certezza quando potranno effettivamente tornare a casa. L’ultima occasione persa è stata il volo speciale di Iberia partito da Montevideo sabato scorso con destinazione Madrid. "Non ci hanno fatto imbarcare dato che da Madrid non c’era più alcun collegamento per l’Italia" raccontano i ragazzi contattati su Facebook che hanno vissuto gli ultimi giorni con grande angoscia tra le comunicazioni dell’Ambasciata e i chiarimenti delle compagnie aeree arrivati in ritardo.

Sempre nella giornata di sabato a Montevideo sono sbarcati 83 uruguaiani che erano rimasti bloccati su una nave da crociera in Italia grazie a un’operazione coordinata tra le diplomazie di Italia, Brasile e Uruguay. Gli 83 uruguaiani (solo una parte del migliaio di cittadini coinvolti nell’Operación "Todos en Casa") hanno usufruito di un volo speciale di Alitalia fino a San Paolo e da lì sono stati riportati a casa dalla Fuerza Aerea Uruguaya. E gli italiani invece? Ancora bloccati in Uruguay, senza alcuna certezza. Abbiamo raccolto alcune di queste testimonianze.

Mattia Berto, dall’Alto Adige a Mercedes per un’esperienza di Workaway

"Sono arrivato in Uruguay il 5 marzo con un volo di Iberia" spiega Mattia che ha trascorso le ultime settimane a cercare disperatamente una soluzione. "Adesso sono a Mercedes dove sto facendo un Workaway, un’esperienza di lavoro in cambio di vitto e alloggio. Con lo scoppio del coronavirus anche qui mi era stato detto di prenotare il volo di rimpatrio di Alitalia da San Paolo. Quel volo purtroppo è stato cancellato e non sappiamo il motivo dato che era un volo destinato esclusivamente al rimpatrio. Ho fatto allora una seconda prenotazione mantenendo la prima tratta Montevideo-San Paolo per poi proseguire a Madrid e atterrare infine a Zurigo ma, anche in questo caso, la prima tratta è stata cancellata".

L’ultima illusione è stato il volo speciale di Iberia partito sabato alle 14:20 con 288 passeggeri europei: "Inizialmente pensavamo di poter prendere questo volo sperando in un possibile secondo volo, Madrid-Roma, di Alitalia. Siamo rimasti diversi giorni con l’incertezza di sapere se potevamo partire o no e alla fine, dopo le comunicazioni con le compagnie aeree, siamo stati costretti a restare. Adesso si aspetta un miracolo" riflette Mattia che appare quasi rassegnato. "Siamo di fronte a un vicolo cieco purtroppo. Noi abbiamo bisogno di risposte immediate per tornare a casa senza mail mandate a caso e chiamate al vento".

Martina Porporato dal Piemonte per un progetto di volontariato tra le comunità valdesi

"Sono partita il 17 febbraio per un mese di volontariato a Colonia Valdense presso l’hogar para ancianos. Si tratta di un progetto di volontariato e di scambi tra strutture assistenziali delle comunità valdesi tra Italia e Uruguay" racconta Martina di Luserna San Giovanni, un paese in provincia di Torino. Lei sarebbe dovuta rientrare il 17 marzo ma resterà ancora a Colonia Valdense. "So che la situazione è molto complicata e che l’Ambasciata sta cercando un modo per far rientrare gli italiani che sono all’estero però è piuttosto difficile contattare il consolato, non solo a detta mia, ma anche di altre persone come me sono bloccate qua e sono in contatto con le autorità per un possibile rimpatrio. La settimana scorsa l’abbiamo vissuta con grande incertezza" dice riferendosi al volo speciale di Iberia di sabato, forse l’ultima occasione persa per poter tornare a casa. "Resterò qui, fortunatamente la struttura dove lavoro è disposta d ospitarmi ancora".

Giorgio Aquilini, dalla Lombardia a Flores con la passione per i cavalli

"Mi sento abbandonato dalla compagnia aerea Air Europa con cui avevo il biglietto che non ha fatto nulla per aiutarci" afferma Giorgio Aquilini che viene dalla provincia di Brescia, una delle zone più colpite dall’emergenza del coronavirus in Lombardia. Adesso si trova vicino a Trinidad, in una zona rurale del dipartimento di Flores, per seguire da vicino la sua grande passione: i cavalli. "Sono in Uruguay da oltre un mese, vengo qui e in Argentina da tanti anni per comprare cavalli e poi esportarli in Italia. Fortunatamente adesso sto bene e sono accomodato a casa di amici ma vorrei solamente capire quando potrò rientrare in Italia. Avevo il volo il 24 marzo poi spostato al 2 aprile perché Malpensa riapriva e poi invece cancellato del tutto. Restiamo in attesa e seguiamo da vicino la situazione del nostro paese".

MATTEO FORCINITI

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