Coronavirus, una dittatura nasce in Europa. Dicesi dittatura quando il capo del governo può annullare e ignorare tutte le leggi vigenti e fare, in totale solitudine, nuove leggi. Dicesi dittatura quando il capo del governo non deve sottoporre le sue leggi e volontà a nessun altro che a se stesso: niente Parlamento, nessuna istituzione di controllo. Dicesi dittatura quando il Parlamento viene chiuso e quando si stabilisce che è reato punibile con la prigione diffondere notizie pericolose o disfattiste.

Dicesi dittatura quando si ordine che a stabilire quali siano le notizie vere e pubblicabili è il governo. Dicesi dittatura quando il capo del governo assicura che tutto questo è temporaneo, tutte le dittature all’inizio dicono che è solo per il tempo di salvare il paese dall’emergenza. Dicesi dittatura quando la vita politica, l’informazione e quindi la libertà d’opinione e di parola vengono messe in stato di animazione sospesa e sostanzialmente reclusi. Con la motivazione del nemico esterno contro il quale combattere con una sola guida, un solo condottiero. Dicesi dittatura quando si ammette una sola voce a parlare e si decreta che quella voce è la voce del popolo. E ogni altra voce è invece in collaborazione e combutta con il nemico.

Dicesi dittatura oggi in Europa l’Ungheria di Orban. Il governo di Budapest (a questo punto il regime di Budapest) risponde oggi a tutte le caratteristiche sopra elencate. In nome della lotta al coronavirus l’Ungheria ha sospeso-cancellato Parlamento, istituzioni di controllo, osservanza delle leggi precedenti, informazione e quanto altro possa intralciare Orban. Cosa intralcia e cosa no lo stabilisce il solo Orban. Una dittatura in Europa, dopo anni di gestazione progressiva, è nata a Budapest. In Italia uno solo si è pubblicamente congratulato, dichiarando di osservare "con rispetto" quanto avviene in Ungheria. Uno solo, uno soltanto. Indovina chi?

Lucio Fero