Gente d'Italia

Perché l’Europa deve cambiare!

L'Europa deve cambiare. Non essere distrutta come vorrebbero degli irresponsabili che pensano solo a se stessi e non all’Italia. Perché il nostro destino è legato a quello degli altri cittadini europei. Dobbiamo nutrire la fiducia che questo spirito di comunità, in queste ore così dolorose e difficili, prevalga sulla volontà di fuggire o minimizzare o, al contrario, di disgregare, picconare, distruggere. Continuiamo allora a pensarci uniti e a come affrontare insieme, da europei, i pericoli a cui ci ha esposto la crisi drammatica scatenata dall’emergenza Coronavirus. Farlo è possibile, e la lettera rivolta agli italiani della Presidente von der Leyen lo conferma. Continuiamo a spingere con tutte le nostre forze per un cambio di passo dell’Europa. Una nuova fase che in realtà si sta già realizzando, anche grazie al ruolo del Governo italiano e al contributo politico del Pd. Di fronte all’emergenza sanitaria, la Ue ha realizzato più azioni concrete nelle ultime settimane che in tutti gli ultimi anni. Bisogna essere consapevoli delle scelte fatte, senza cedere alla sterile propaganda antieuropeista. Ricapitoliamo allora cosa ha fatto l’Europa, passo dopo passo. La Commissione, con il ruolo decisivo di Paolo Gentiloni, ha sospeso il Patto di stabilità e crescita consentendo a tutti gli stati di avere manovre nazionali espansive. Ha messo a disposizione 37 miliardi di fondi europei immediatamente utilizzabili, senza la quota di cofinanziamento. Sono stati rivisti i limiti per gli aiuti di Stato, elevando le soglie fino a 800 mila euro e autorizzando garanzie per la liquidità delle imprese. È stato attivato il Fondo europeo di solidarietà e sono state date maggiori risorse al Fondo europeo di investimenti. Inoltre, la Commissione ha istituito un dispositivo di appalto unico per attrezzature e dispositivi medici e ha garantito il funzionamento del mercato interno. Oggi la Commissione realizza il fondo Sure, uno strumento di solidarietà europea a garanzia della disoccupazione, del lavoro e imprese per 100 miliardi di euro. È una conquista storica e uno dei principali obiettivi che il Pd aveva preso prima delle ultime elezioni europee. Il Parlamento europeo, con il Presidente David Sassoli, in seduta straordinaria con voto a distanza, ha esaminato e approvato le proposte della Commissione per il Fondo di emergenza, Fondo di solidarietà, e sul trasporto aereo. Allo stesso tempo, la Banca Centrale Europea ha avviato un programma di acquisto straordinario di titoli di stato, per un ammontare che arriva fino a 1.100 miliardi, e la Banca europea per gli investimenti ha adottato diverse misure per alleviare la crisi di liquidità con un piano di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese. Passi nella giusta direzione: dalla parte delle persone, dei più fragili, delle imprese e del lavoro. Scelte per una crisi dai pesanti risvolti sociali ed economici. Ora bisogna andare avanti. E l’Italia farà la sua parte nel prossimo Consiglio europeo, con ulteriori proposte per la rinascita. Nessun paese europeo può salvarsi da solo, nessuna persona può essere lasciata sola. Puntare a distruggere l’Europa è quanto di più stupido si possa pensare. Oggi più che mai. Cambiare e spingerla verso nuovi compiti e obiettivi coraggiosi salva i Paesi membri dall’oblio della solitudine e mette al riparo le persone dall’indifferenza delle istituzioni. Dunque, continuiamo insieme per superare l’emergenza e sostenere un’Europa all’altezza di questa sfida con la storia. Lavoriamo ancora, con tutte le forze che abbiamo, per un’Europa protagonista di pace, lavoro e sviluppo nel mondo.

NICOLA ZINGARETTI, SEGRETARIO PD

Exit mobile version