La nazione ha effettuato la prima esportazione di idrogeno verde, ossia prodotto dall’elettrolisi dell’acqua sfruttando le energie rinnovabili. Il progetto ha coinvolto due università e la JXTG, il più grande conglomerato petrolifero del Giappone, e, nonostante si tratti solo di un test di proof of concept, ha un’importanza unica e per più motivi. L’Australia sta preparando una nuova strategia in termini di esportazioni di gas. In questo contesto il vettore energetico potrebbe offrire un potenziale significativo per il Paese contribuendo con 1,7 miliardi di dollari all’anno all’economia nazionale. A sostenerlo è un rapporto pubblicato dall’agenzia australiana per le energie rinnovabili (ARENA) secondo cui le pregresse esperienze con l’LNG, le infrastrutture nazionali e la particolare posizione, sono tali da permettere alla nazione di diventare il primo esportatore al mondo di idrogeno. Il documento identifica il Giappone, la Cina, La Corea del Sud e Singapore come potenziali mercati entro il 2025. D’altra parte la produzione ha già messo radici sul territorio australiano mentre la tecnologia per sfruttare il vettore in quanto tale, langue.

Anche BNW crede nell' idrogeno fin dal 1979 e sta sviluppando un progetto con Toyota.

In qualità  di Advisor della Fondazione Italia Giappone con sede alla Farnesina, il dott. Mattia Carlin è lieto di apprendere che importanti Paesi e aziende credano nell' idrogeno come fonte energetica per un futuro sostenibile.