Tutto, in questo momento, è collegato al Coronavirus. Ed è evidente che gli sbarchi dei migranti che provengono dall’Africa fanno più rumore che mai. E di certo le notizie che parlano di nuovi arrivi (o tentativi) fanno particolarmente scalpore. Sea Watch ha fatto sapere che è un gommone tra Tripoli e Malta è naufragato provocando la morte di tante persone. E a Pozzallo, in Sicilia, sono sbarcati un centinaio di migranti che erano a bordo di un barcone. Provenienti da Eritrea, Bangladesh, Somalia e Ciad, sono stati portati in una struttura di prima accoglienza dove trascorreranno la quarantena. Da ricordare che nell’hot spot c’è anche un egiziano positivo al Coronavirus. Lo sbarco degli immigrati ha fatto sbottare il leader della Lega Matteo Salvini che ha commentato tramite Facebook il tutto: "Italiani chiusi in casa, immigrati già arrivati in Sicilia col virus e, anche oggi, clandestini liberi di sbarcare. Basta". Sull’argomento è intervenuto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli: "C’è di certo l'esigenza di garantire anche per i migranti che sbarcano, la sorveglianza sanitaria, ossia la quarantena e l'isolamento. Per questo il dipartimento creerà strutture o aree sulla terraferma oppure navi dove poter ricoverare i mi granti". Molto attivo Salvini ieri sui propri social che ha voluto commentare anche l’ulteriore ‘lockdown’ voluto dal governo fino al 3 maggio. Ricordiamo che l’ex ministro dell’Interno ai princìpi dell’emergenza legata al Coronavirus, era tra quelli che auspicavano una non chiusura da parte dell’Italia. Poi, in un secondo momento, anche lui ha sposato (ovviamente) il ‘lockdown’ generale. Ora è tornato sui suoi primi passi e ieri, tramite Facebook, lo ha ribadito nuovamente. La decisione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di prorogare fino al 3 maggio non lo convince del tutto: "Quando ho sentito l'altra sera Conte dire chiusi in casa e chiusi i negozi e chiuse le aziende fino a maggio, mi è venuto male, onestamente". Il numero uno del Carroccio ha poi detto di sperare che si possa riaprire il tutto il prima possibile, "in sicurezza, è la cosa comunque più importante di tutto".