"I rappresentanti delle Regioni hanno espresso adesione ad un piano di ripresa che sia omogeneo per tutte le regioni d'Italia". Così il premier Giuseppe Conte fa il punto della situazione in un post su facebook, confermando che la ripartenza inizierà dal 4 maggio.

UN PIANO BEN ORGANIZZATO  La ripresa "avverrà secondo un programma ben cogitato, che unisca alla tutela della salute le esigenze della produzione", scrive il premier. "Il governo continua a lavorare per ottimizzare i Covid hospital, l'assistenza territoriale e -  servendosi delle applicazioni tecnologiche - renderà più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio". I risultati di oggi sono incoraggianti, ma non ci devono far abbassare la guardia.

"NO A GOVERNI TECNICI" Il ministro dell'Interno, in un'intervista al "Giornale", sottolinea che le task force sono "soltanto due: una per l'emergenza sanitaria e una composta da esperti per la ripartenza, guidata da Vittorio Colao". Sbarrata la strada ad un'ipotesi di governo tecnico, parla del grande impiego di risorse messe in gioco: 750 miliardi per fronteggiare la pandemia, che aiuteranno l'Italia e gli italiani.

SUL MES: "SONO FIDUCIOSO" Riguardo al Mes si dice "fiducioso" nonostante il negoziato si annunci difficile. "Il Governo e la maggioranza sono compatti. Non abbiamo da affrontare un semplice compitino di matematica o una questione contabile".