E misfatto ancor più grave tenuto segreto a Salvini, a Fontana, alla Lega! E’ questa dello scandalo e orrore l’ultima sceneggiata, l’ultimo (in ordine di tempo) teatrino messo in piedi e recitato in piazza da quella che si fregia di essere opposizione al governo e Destra italiana in credito di governare essa stessa. Coronavirus rapporto segreto. Che stimava decine di migliaia di morti nello scenario peggiore: quello del non lockdown e virus libero di muoversi in una popolazione che liberamente si muoveva. Ma a Salvini non l’hanno detto, a Fontana non l’hanno detto. Quindi non l’hanno detto al popolo. Siamo in grado di informare Salvini, Fontana e il popolo tutto che ci sono stati e si spera ci siano rapporti segreti che stimavano in caso di attacco nucleare milioni di morti. E rapporti segreti che stimano in caso di terremoto su scala giapponese o californiana, o anche pari al sisma di più di un secolo fa a Messina, decine di migliaia di morti. Siamo in grado di informare che esistono rapporti di cui non si fanno manifesti, talk show e comizi e neanche like su cosa potrebbe succedere se erutta il Vesuvio o addirittura Campi Flegrei: centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati. Siamo in grado di informare su quel che tutti sanno (tutti quelli che vogliono ragionare con onestà, almeno verso se stessi). In ogni parte del mondo ogni governo, per fortuna, prepara piani di emergenza sulla base dei rapporti. Che non sono segreti per nasconderli a qualcuno. Sono riservati perché non devono servire a spaventare o a fare dibattito o a fare propaganda. Già, propaganda. Pura e sola e pessima e dannosa e velenosa propaganda è quella di andar raccontando lamentosi che rapporto coronavirus era segreto, tenuto nascosto alla gente. Non era tenuto nascosto per nascondere, sono rapporti che non sono fatti per darli al Tg, alla gente e per farci sopra jun sondaggio o una campagna elettorale. Sono rapporti destinati ovunque, in ogni paese del mondo, ai responsabili e alla classe dirigente. Perché autorità responsabili possano sapere, ipotizzare, prepararsi. Le autorità responsabili, queste devono avere e disporre dei rapporti. Dire, gridare alla gente: ci possono essere 70 mila morti, quale utilità avrebbe avuto? Cosa ci avrebbe fatto la gente con quel rapporto arrivato sulla mail personale? Una fuga di massa? Dove? Un assalto alle farmacie? Per cosa? Ognuno si faceva la sua terapia intensiva a casa sua? Alla gente non è stato nascosto nulla da nessuno. A Salvini invece qualcosa è stato tolto. Lui sì che col rapporto segreto ci avrebbe fatto un sacco di dirette facebook. Per dire che è colpa del governo, dell’Europa, dei cinesi. E che, se c’era lui… A Salvini il fatto che il rapporto non fosse divulgato obiettivamente ha tolto un po’ di legna da ardere nel camini sempre acceso della propaganda. Salvini…ma qualcosa va detto a questo punto su Fontana presidente della Regione Lombardia. Fontana protesta perché il rapporto coronavirus è stato a lui tenuto segreto. A parte la presenza di un rappresentante della Regione Lombardia tra coloro che hanno elaborato o letto il rapporto… Ma facciamo rapporto non sia mai giunto a Fontana: se Fontana lo leggeva che cambiava Fontana, che faceva Fontana che la non lettura del rapporto gli ha impedito di fare? Nulla, zero carbonella. Fontana, la sua non è una protesta, il suo è (basta cambiare due vocali) un pretesto. Pretesto costante e continuo per accreditarsi, lui e il suo governo regionale, come il più bravo, efficiente, il migliore al mondo. Il meglio che c’è in fatto di Sanità e di tutto il resto, costretto però nelle gabbie della incapacità e peggio del governo nazionale. Questo è Fontana, fin dall’inizio. Il meglio al mondo e noi il governo regionale più bello e meraviglioso e attento che c’è? Fontana e la sua Giunta lombarda devono essere stati parecchio sfortunati. Mentre facevano il meglio possibile, anzi di più (dicono sempre esattamente così), in ospedali della Lombardia qualche errore nei triage e nell’accoglimento pazienti veniva fatto. Si riveleranno errori dalle conseguenze gravissime. Comprensibili, da non mettere a carico di quegli ospedali né in fondo di nessuno. Ma perché vantarsene, incensando sempre in blocco se stessi? Sfortunati Fontana e il suo governo nell’invitare via circolare le Rsa ad accogliere malati di coronavirus. Di lì, anche da questo contatto ravvicinato, la strage nelle Salvini Fontana Rsa. Dice Fontana: me l’hanno detto i tecnici e comunque noi avevamo detto tenerli separati, mica potevamo controllare tutto…Errore dalle conseguenze gravissime, cui però nessuno va impiccato con la corda e il sapone del senno di poi. Però perché vantarsi anche di questo? Perché la vanteria del "rifarei tutto uguale"? Anche quella circolare alle Rsa? Sfortunati Fontana e il suo governo regionale: hanno introdotto obbligo mascherina o sciarpa prima di tutti gli altri e hanno ancora più contagi degli altri. E’ colpa del virus, ma perché vantarsi della sciarpa? Sfortunati Fontana e i suoi: hanno rimproverato il governo inerte e imbelle di Roma perché non chiudeva mentre Lombardia saggia chiudeva. Poi hanno rimproverato governo inerte e imbelle di Roma perché non riapre mentre Lombardia alacre vuole riaprire. Sfortunati Fontana e i suoi: ogni giorno la voce querula del governo lombardo che lamentava-denunciava il non ci mandano nulla. E ogni giorno documentato come gli fosse stato mandato tutto il possibile e anche di più, dai medici alle attrezzature sanitarie. Ogni giorno il Fontana lacrima, il pianto sgocciolante del Fontana, la propaganda aggressiva e insieme lagnosa del Fontalega. In una coerente e lucida azione di boicottaggio del governo nazionale che è l’unica cosa che sgorga limpida dal Fontalega. Poi c’è chi scrive stamani di rapporto segreto vergogna, dateci la verità, in nome e per rispetto dei morti. Di fronte a tale e tanto menzognare, di fronte all’impudicizia umana dell’imbrogliare parole, di fronte alla lettura di testi ignobili in cui si inventa che il segreto tenuto sul rapporto coronavirus abbia ucciso della gente, di fronte a tanta bassezza della mente e dell’animo l’unica constatazione è che per gli estensori di tale prosa non c’è vaccino culturale e morale che li renda immuni da se stessi.