Ci voleva l’impulso di un’associazione, la voglia di poter continuare a fare qualcosa per diffondere la cultura italiana e un po’ di spirito innovativo. L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus ha ormai cambiato le nostre abitudini e le videoconferenze, in moltissimi casi, sono diventate la norma in una buona parte del mondo per cercare di adattarsi alle circostanze speciali che lo richiedono. All’appuntamento è arrivata anche la comunità italiana in Uruguay rimediando il consueto immobilismo delle istituzioni che si limitano a condividere solo qualche video. Nei giorni scorsi è andata in scena la prima videoconferenza organizzata dall’Ente Friulano Efasce che ha iniziato virtualmente il ciclo dei laboratori di teatro e letteratura tenuti dalla professoressa Claudia Lopez. Come racconta la presidente di Efasce Cluadia Girardo, l’iniziativa è nata con la "collaborazione della professoressa, nuova integrante del nostro coro Voci e Pensieri, che si è resa disponibile per tenere il corso anche on line". Una quindicina sono stati i partecipanti alla videoconferenza tenuta su Zoom e che ha visto persone connettersi anche dall’Argentina, da Buenos Aires e Santa Fe. "Volevamo vedere come andava, l’esperimento è perfettamente riuscito" afferma con soddisfazione la presidente della sezione uruguaiana dell’Ente Friulano. "Cerchiamo di adattarci alla situazione che stiamo vivendo e abbiamo pensato che questo fosse comunque un modo per poter assicurare continuità al nostro lavoro altrimenti restiamo fermi. Per tutti le videoconferenze rappresentano una grande sfida: sia per la docente che deve insegnare e sia per noi del pubblico che dobbiamo essere capaci di intervenire al momento giusto. Il rischio era quello di far diventare la conversazione caotica ma invece si è assicurato l’ordine giusto assicurando l’obiettivo principale, ossia quello della trasmissione della conoscenza. Alla gente è piaciuto molto e abbiamo ricevuto tante altre adesioni". E' stata la presentazione di un corso che a partire dalla prossima settimana verrà spezzato in due parti: lunedì il teatro, mercoledì la letteratura. In entrambi i casi l’orario delle lezioni è alle 19 con una durata prevista di circa 40 minuti. Durante il corso verranno analizzati testi italiani (di cui alcuni friulani) e verranno studiati diversi autori; il tutto sarà accompagnato da esercizi che consentiranno al pubblico di intervenire. In ottica futura l’auspicio degli organizzatori è quello di far crescere la modalità degli incontri virtuali coinvolgendo le altre associazioni italiane: "Ci piacerebbe che le altre associazioni si unissero a questo progetto in modo da poter raggiungere una maggiore diffusione e dimostrare così di poter continuare a lavorare insieme nonostante l’emergenza sapendo che questa durerà a lungo. Magari si potrebbero dedicare dei periodi a studiare autori per ogni regione, siamo aperti alle proposte I campi del teatro e della letteratura sono molto vasti, ci sarebbe tanto da analizzare e da scoprire. Non bisogna lasciar passare il tempo, dobbiamo cogliere le opportunità che abbiamo". Claudia Girardo è cosciente delle difficoltà di promuovere un progetto del genere nella comunità italouruguaiana ma appare ugualmente ottimista: "Sappiamo che abbiamo una collettività abbastanza lenta per attivarsi. Poi c’è anche il fattore anagrafico, spesso l’età media è alta e si potrebbe avere poca dimestichezza con la tecnologia. In ogni caso penso che con la determinazione ci possiamo riuscire come è successo mercoledì sera quando ho visto due persone che per la prima volta usavano Zoom. Certamente queste persone hanno bisogno di aiuto, un familiare o qualcun altro, ma io credo che con un po’ di tempo di anticipo è possibile farlo. I tempi che stiamo vivendo ci impongono nuove esperienze".

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MATTEO FORCINITI