Investire sulla transizione energetica sostenibile nel Meridione italiano è una scommessa imprenditoriale da guardare con attenzione. Il ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 24 milioni di euro per le Smart Grid in 5 regioni del Sud. La misura si rivolge ai concessionari del servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica che operano in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Le Smart grid rappresentano un insieme di reti elettriche e di tecnologie che, grazie allo scambio reciproco d’informazioni, permettono di gestire e monitorare la distribuzione di energia elettrica da tutte le fonti di produzione e soddisfare le diverse richieste di elettricità degli utenti collegati, produttori e consumatori in maniera più efficiente, razionale e sicura. Una innovazione sostenibile che parte dalle città, poiché le smart grid sono collegate alle smart city, dato che le reti intelligenti saranno parti integranti di città capaci di rispondere in maniera rapida ed efficace alle esigenze energetiche dei cittadini.

I fondi del ministero sono per il Sud italiano corrispondenti a 24 milioni di euro, per finanziare interventi di costruzione, adeguamento e potenziamento di infrastrutture per la distribuzione e per la realizzazione di reti intelligenti, volti ad incrementare la quota di fabbisogno energetico coperta da fonti rinnovabili. Le agevolazioni sono concesse nella forma della sovvenzione diretta, il cui ammontare concedibile a ciascuna impresa e per ciascun progetto non può essere inferiore a 250mila euro e superiore ai 50 milioni. Rispetto alla prima versione del bando, i tempi per la presentazione delle domande slittano: in seguito alla nuova proroga, sarà possibile presentare domanda dal 22 luglio al 21 agosto. Il Sud produce il 50 per cento circa del totale dell’elettricità da fonti rinnovabili. Va inoltre considerato che i porti hanno un ruolo strategico come percorso di accesso energetico e gestiscono 184 milioni di tonnellate di rinfuse liquide d il Mezzogiorno concentra il 45 per cento del traffico energetico del Paese.

Inoltre, grazie allo sviluppo delle rinnovabili, lo scorso luglio la Regione Puglia aveva approvato una norma sul reddito energetico. La norma prevedeva per il 2019 uno stanziamento di 5,6 milioni di euro a fondo perduto, da usare per installare impianti fotovoltaici, micro-eolici e sistemi solari termici in comodato d’uso sui tetti delle abitazioni di persone indigenti o di condomini. L’energia rinnovabile rappresenta un buon investimento per le regioni meridionali, contribuendo alla diversificazione energetica e alla sostenibilità climatica dell’intera Penisola.