Nell’epoca delle riunioni virtuali in tempi di coronavirus anche il funzionamento degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero viene profondamente rivoluzionato. Pochi giorni fa il presidente del Comites di Montevideo Alessandro Maggi ha inviato una lettera ai 18 consiglieri in cui si annunciava il via alla nuova modalità di seduta virtuale che verrà implementata in futuro anche in Uruguay. Il nuovo sistema delle videoconferenze ha ricevuto l’autorizzazione del Ministero degli Esteri che è intervenuto per regolamentare questa modalità definita straordinaria e che verrà applicata esclusivamente durante il periodo di crisi per la pandemia del Covid-19.

"Sicuramente dovremo adattarci provvisoriamente a questa nuova realtà e se si allungheranno i tempi di confinamento in Uruguay svolgeremo in questa maniera le nostre sedute" ha spiegato a Gente d’Italia il presidente Alessandro Maggi cosciente che un cambiamento del genere potrà comportare diverse difficoltà: "Sebbene tutti usano internet le videoconferenza sono una cosa nuova, scaricare un programma e impararlo a usare. Tra di noi c’è anche gente anziana che non ha molta dimestichezza con la tecnologia quindi credo che le difficoltà saranno inevitabili".

La data della prossima seduta non è stata ancora stabilita ma dall’esecutivo del Comites informano che verrà convocata nel mese di maggio e tutto indica che l’evento sarà per la prima volta on line: "Avendo in precedenza già votato i temi più urgenti come il bilancio preventivo del Comites e il parere alla stampa attualmente non abbiamo un obbligo che ci impone per legge di riunirci. In ogni caso prevediamo di organizzare la prossima seduta nel mese di maggio. In questo periodo altri Comites nel mondo si sono riuniti con le videoconferenze poiché avevano le scadenze da rispettare".

All’interno degli organismi di rappresentanza il sistema delle riunioni virtuali è già pienamente in uso come ha informato Maggi: "Recentemente ho partecipato a una riunione organizzata dai consiglieri dell’America Latina del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) e alla quale hanno partecipato i presidenti dei Comites della regione. È stata un’esperienza nuova e molto produttiva più che altro per mantenere il contatto e sapere di prima mano la situazione che stanno vivendo le collettività dell’America Latina. Sicuramente ne verranno realizzate altre in futuro come ha auspicato anche il segretario del Cgie Michele Schiavone. È stato creato inoltre un gruppo su WhatsApp per tenerci costantemente aggiornati".

Matteo Forciniti