Mentre il sottosegretario Merlo con delega agli italiani nel mondo ricevuta proprio nei giorni scorsi continua a strombazzare ai quattro venti che grazie a lui e solo a lui e al Maie il movimento che ha fondato e che presiede decine nei migliaia di italiani stanno rientrando in patria, continuano a fioccare proteste e attacchi proprio sul rimpatrio dei connazionali.

"Alcuni rientrano, altri no. E il Governo, che nemmeno conosceva il Meccanismo di Protezione Civile Europea a due mesi dall'inizio dell'emergenza Covid, continua ad essere colpevolmente inefficiente e assente. Adesso basta". Paolo Borchia, europarlamentare della Lega e coordinatore di Lega nel Mondo, chiede l'intervento del Presidente della Repubblica per una serie di situazioni ancora irrisolte che riguardano connazionali all’estero. "Solo qualche giorno fa – riporta Borchia – è arrivato un nuovo, accorato, appello da parte dei 350 italiani bloccati in Messico; ne abbiamo altri 140 in India, solo per citare le situazioni più evidenti numericamente. Nonostante i quotidiani solleciti e il rapporto collaborativo con la nostra rete diplomatica e consolare, non si riescono ad organizzare voli. Per questo, ho scritto al Presidente della Repubblica per chiedere una svolta".

"Come stiamo dicendo da tempo – spiega ancora Borchia – a due mesi dall'inizio dell'emergenza, l'Italia incredibilmente non sta ancora ricorrendo al Meccanismo di Protezione Civile Europea che potrebbe cofinanziare fino al 75% i costi delle operazioni; persino la Lituania ha operato più voli di noi con questo sistema. Ho scritto due settimane fa al Ministro Di Maio, sono state presentate interrogazioni alla Camera ma nessuno risponde. Per chi si confronta quotidianamente con persone disperate, non è una situazione facile. Chiedo, quindi, che Mattarella intervenga sull'inerzia del Governo”, conclude Borchia. “È veramente ora di finirla".