"Con due interrogazioni parlamentari depositate in Senato, Fratelli d'Italia ha chiesto al ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, di attivarsi tempestivamente per tutelare e mettere in sicurezza tutti nostri connazionali all'estero in questa fase di emergenza". È quanto dichiara il senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di Fratelli d’Italia.

"Ci rivolgiamo al ministro Di Maio per accelerare i voli di rimpatrio dei circa 8mila nostri connazionali, (attualmente impossibilitati a rientrare per effetto della esorbitante lievitazione di costi dei biglietti aerei proposti dalle compagnie aeree), e per chiedere conto della inaccettabile riduzione delle attività degli uffici consolari", spiega il senatore. "Sulla questione dei rimpatri – chiarisce Fazzolari – sollecitiamo un maggiore ricorso al Meccanismo europeo di protezione civile e al relativo programma europeo di rimpatri, attivato dall'inizio dell'emergenza. Dai dati ufficiali pubblicati dalla Commissione Europea emerge, infatti, una forte e difficilmente giustificabile sperequazione nel ricorso a tali fondi da parte dei vari Stati membri: su un totale di 56.219 cittadini europei rimpatriati, il 57,4 per cento sono tedeschi (32.280 cittadini), il 42,6 per cento sono cittadini degli altri 25 Stati Membri (23.939); il dato relativo all'Italia è pari a 1.133 italiani rimpatriati, con un rapporto dunque pari a 1 italiano per 28 tedeschi rimpatriati attraverso questo meccanismo".

"Riguardo gli uffici consolari all'estero – continua il senatore di FdI – risulta che gli organici sarebbero stati fortemente ridotti, con conseguente contrazione dei volumi di servizi erogati in favore dei nostri connazionali all'estero, inclusi servizi essenziali quali, in primis, la trascrizione degli atti di nascita dei neonati italiani all'estero: adempimento, questo, indispensabile a dare piena garanzia in ordine a quei diritti essenziali, inviolabili e costituzionalmente garantiti, che l'ordinamento qualifica come 'diritti della personalità', quali il diritto al nome o il diritto all'identità personale".

Con le due interrogazioni, quindi, Fazzolari chiede al Ministro "un tempestivo intervento per una piena tutela della sicurezza e dei diritti essenziali dei nostri connazionali all'estero, attivando a tal fine tutte le verifiche del caso anche attraverso un pieno e legittimo ricorso alle risorse finanziarie rese disponibili dall'Unione europea e sino a questo momento utilizzate in misura marginale o comunque non paritaria rispetto ad altri Stati".