Dopo le numerose denunce raccolte da Gente d’Italia in questi due mesi qualcosa adesso sta iniziando a muoversi in Uruguay: nei prossimi giorni ci sarà un volo diretto da Montevideo a Roma operato dalla compagnia Neos per far rientrare (si spera) i 122 italiani bloccati in Uruguay. Non si conoscono però ancora le informazioni fondamentali a partire proprio dal prezzo che preoccupa seriamente le persone interessate, alcune delle quali con problemi di salute e con difficoltà economiche.

La notizia del volo è stata confermata ieri pomeriggio a Gente d’Italia dal capo della cancelleria consolare di Montevideo Antonella Vallati: “Questa mattina abbiamo inviato una mail a tutti gli italiani che sono nella nostra lista per il rientro in Italia, tutti quelli che avevano manifestato per scritto la volontà di rientrare. Al momento non ci sono altri dettagli sul volo in questione”.

La data di partenza, ancora da confermare, dovrebbe essere il 3 giugno alle ore 13 dall’aeroporto di Carrasco e i biglietti saranno in vendita a partire dal 28 maggio direttamente sul sito della compagnia Neos Air.

Il volo -si legge nel messaggio dell’Ambasciata- è organizzato dal Ministero degli Esteri attraverso il meccanismo europeo di protezione civile. Vuol dire quindi che su questo volo saliranno anche cittadini europei e ciò porta a un secondo interrogativo: verrà garantita a bordo la distanza di sicurezza di 1,5 metri come raccomandano le stesse autorità europee? E quanti posti saranno riservati agli italiani??

Fino ad ora i voli di rimpatrio europei in Uruguay sono stati 3 organizzati, a partire dal 28 marzo, da Spagna, Germana e Francia (quest’ultima ne ha organizzato un quarto attraverso la Guayana Francese e con il coinvolgimento della Forza Aerea uruguaiana). Solo una minima parte degli italiani bloccati ha potuto usufruire di questi voli.

I 122 italiani bloccati in Uruguay aspettano con ansia di ricevere dall’Ambasciata nuove informazioni al riguardo dopo oltre due mesi vissuti nello stato di abbandono più assoluto da parte della Farnesina. 

“Speriamo che sia vero” dice Leonardo Sporoni, romano, che solleva il dubbio che nutrono tutti gli altri connazionali: “Bisognerà vedere il prezzo di questo volo. Volendo essere fiduciosi, è presumibile che sarà di qualche centinaia di euro come è stato nel caso degli altri voli europei organizzati in Uruguay. Nel caso la cifra sarà più alta allora ci prepareremo a fare una class action in Italia attraverso il Codacons”.

Non solo i prezzi, importante sarà anche conoscere la sistemazione a bordo... Sarà come prescrive l'Enac, cioè con la distanza di sicurezza? Lo sapremo fra qualche giorno....

Matteo Forciniti