L'amministrazione Trump ha vietato gli ingressi negli Usa dal Brasile, tra i Paesi più colpiti al mondo dalla pandemia. Lo ha annunciato la Casa Bianca dopo che il consigliere per la sicurezza nazionale, Robert O'Brien, aveva anticipato la possibilità che Washington procedesse in questo senso, auspicando si tratti di una misura "temporanea".

I cittadini stranieri che sono stati in Brasile nei 14 giorni precedenti a quando vorrebbero venire negli Usa, non potranno entrare, ha spiegato l'addetto stampa della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, specificando che il commercio non sarà toccato dal provvedimento. In Brasile la corsa dell'epidemia ha fatto registrare 15.813 nuovi casi accertati per un totale di 362.211. Confermati altri 653 morti per un totale che sale a 22.666 persone decedute. Il Brasile è secondo soltanto agli Usa per numero di contagiati.

"La decisione aiuterà ad assicurare che i cittadini stranieri che sono stati in Brasile non diventino una fonte di ulteriori contagi nel nostro Paese", ha argomentato McEnany in una nota. Il divieto non pregiudicherà la cooperazione, importante, tra i due Paesi, ha sottolineato il ministero degli Esteri brasiliano citato dalla Cnn. "Il Brasile e gli Stati Uniti hanno mantenuto un'importante cooperazione bilaterale per combattere Covid-19". Il ministero ha anche menzionato precedenti annunci di donazioni americane che sono state valutate circa 6,5 milioni di dollari a sostegno degli sforzi brasiliani per mitigare l'impatto sanitario e socioeconomico del virus. "La decisione del governo statunitense si basa su criteri tecnici che tengono conto di una combinazione di fattori quali il numero totale di casi, le tendenze di crescita, il volume dei viaggi, tra gli altri", ha scritto il ministero.

"La restrizione statunitense ha lo stesso scopo di una misura analoga adottata dal Brasile nei confronti di cittadini di tutte le origini, compresi gli americani, e misure simili adottate da una grande varietà di paesi".