Vietato toccare o provare vestiti, proibito testare i cosmetici: dopo mesi di vita online, i negozi negli Usa cominciano a riaprire ma le misure di sicurezza previste per fermare il diffondersi del coronavirus hanno capovolto l'esperienza dello shopping. Catene e boutique che fino a prima della pandemia incoraggiavano a entrare, toccare, provare e più tempo il cliente passava all'interno meglio era, adesso non vedono l'ora che, una volta pagato alla cassa, l'acquirente se ne vada.

Mascherine obbligatorie aggiungono il tocco finale: l'obiettivo adesso è di velocizzare e semplificare gli acquisti anche attraverso una più chiara esposizione della merce per generi: jeans da una parte, camicie e magliette dall'altra. Piccoli passi per resuscitare un settore dell'economia colpito al cuore dal virus: quattro grandi catene - J. Crew, Neiman Marcus, Stage Stores e J.C. Penney - sono già andate in bancarotta.

Apple prende la temperatura alla porta. Il supermercato dell'elettronica Best Buy chiede ai clienti di venire su appuntamento. Macy's e Nordstrom hanno abolito le alterazioni mentre Gap ha chiuso bagni e camerini di prova. Il colosso dei cosmetici Sephora non permette più di testare fondotinta, mascara e rossetti. Altri negozi mettono in quarantena per 72 ore i prodotti restituiti prima di rimetterli in vendita. La catena di abbigliamento per teenager American Eagle sta testando un protocollo elaborato con l'aiuto di medici in oltre 430 negozi: all'ingresso bottiglioni di amuchina e mascherine invitano a disinfettarsi le mani e proteggere naso e bocca dopo essere passati attraverso il termoscanner per la misurazione della febbre e su tappetini adesivi per pulire la suola delle scarpe. Si paga attraverso una parete divisoria di plexiglas. La catena ha anche introdotto il numero chiuso per gli accessi al negozio: quando arriva il turno di entrare, l'avviso arriva via sms.