E se non si seguiranno le regole si potrà anche essere accompagnati fuori... Sarà la polizia nella contea di Miami-Dade a controllare che il nuovo protocollo dedicato alle spiagge venga osservato. L'1 giugno, lunedì, sarà finalmente il giorno della riapertura delle spiagge a Miami, dopo un lockdown che durava dal 19 marzo scorso. Oltre due mesi di divieto, ma il rientro sarà differente. Niente più come prima. Già il protocollo: innanzitutto d'ora in poi, e fino a nuovo avviso, si dovrà andare in spiaggia provvisti di mascherina (non da sub, ma quella sanitaria), ma si dovrà indossarla solo se non dovesse essere mantenuto il 'social distancing', cioè stare lontano uno dall'altro almeno 180 centimetri e, per fortuna, anche in acqua si potrà stare senza.

Però sarà consentito prendere il sole (senza coprirsi la bocca, ma solo se a starti vicino c'è qualcuno del tuo nucleo familiare), concessi anche gli affitti di sdraio, lettini e ombrelloni, ma rimarranno proibiti gli assembramenti di dieci o più persone, mentre resteranno ancora off-limits le aree comuni come i tavoli da picnic e i campi da gioco. Insomma le tipiche grigliate della domenica, affollatissime, così popolari da queste parti non si potranno più fare e non si potranno vedere più nemmeno le classiche partite di pallavolo sulla spiaggia. Passeggiate e jogging saranno permessi, ma si dovrà mantenere un percorso il più separato possibile dagli altri.

Ma se si dovranno usare i servizi igienici pubblici, qui la mascherina diventa obbligatoria un'altra volta. E a ricordare tutto ciò ai bagnanti, ci saranno cartelli lungo tutte le spiagge che delimitano la contea. E assieme ai divieti, che non sono pochi, sarà ricordato anche che chi non rispetterà le nuove regole andrà incontro a delle conseguenze, si potrà anche essere espulsi dalle spiagge: "Se non si avrà una copertura facciale pronta all'uso - si legge tra l'altro nel protocollo - si verrà allontanati immediatamente dalla spiaggia".

Le linee preliminari del nuovo protocollo sono state votate e condivise anche con i commissioners di Miami Beach, la città che maggiormente sarà sotto osservazione al momento dell'apertura visti i milioni di turisti che la riempiono durante tutto l'anno. Con l'ok per riconsegnare le spiagge alla gente è arrivata contemporaneamente anche la riapertura degli hotel, sempre per l'1 giugno. "Le bozze per le linee guida del protocollo - ha spiegato Jimmy Morales City Manager di Miami Beach - sono state preparate dal personale della contea con il contributo dei managers delle città che ne fanno parte e il personale medico convocato".

Non si deve dimenticare che Miami-Dade, in tutta la Florida, è la contea più colpita dal Coronavirus con 16.845 casi confermati e 629 decessi (aggiornamento a domenica 24 maggio). Ma chi non vorrà sottostare alla ferrea regola della mascherina dovrà solo spostarsi un po' più a nord, nella confinante contea di Broward che ha riaperto le spiagge da martedì 25 maggio. Infatti partendo da Hallandale Beach poi spostandosi a Hollywood quindi a Fort Lauderdale fino ad arrivare a Deerfield Beach, le regole comunicate sono diverse: le mascherine sono solo consigliate nel caso in cui ci si trovi a contatto con altre persone, ma invece c'è il divieto di sedersi o stendersi sulla spiaggia per prendere il sole, cosa che invece a Miami si potrà fare.

Un aspetto che Broward ha messo in rilievo (ed assomiglia vagamente agli assistenti civici che sono stati proposti in Italia) riguarda i cosiddetti 'ambassadors' che saranno assegnati alle spiagge per controllare i bagnanti: se ne raccomandano due per blocco nei periodi di punta. "Dopo la riapertura - è stato specificato nel protocollo di Broward - i compiti degli ambasciatori potranno essere rivisti come il numero in base all'utilizzo delle spiagge. La presenza degli ambasciatori potrà essere gradualmente ridotta e quindi eliminata nel momento in cui si avranno prove che i bagnanti comprendono e si conformano alle nuove regole".

Ma non si deve dimenticare che alle direttive dettate dalla contea si potranno aggiungere anche quelle delle singole municipalità: in poche parole prima di mettersi il costume da bagno, prendere paletta, secchiello, ombrellone ed eventualmente anche la mascherina, per sicurezza una occhiata ai protocolli locali non guasta mai...

Roberto Zanni