Domani la Repubblica Italiana compie 74 anni. Proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia (di cui 20 di dittatura fascista, conclusa durante la Seconda Guerra Mondiale), scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia. La Festa della Repubblica è una giornata importante per la nostra storia e ricca di grandi iniziative e cerimonie ufficiali. Dal 1948, per esempio, in via dei Fori Imperiali, a Roma, si tiene una sfilata militare in onore della Repubblica. Negli ultimi anni la sfilata è stata semplificata, per renderla meno costosa e alcuni reparti delle forze armate (per esempio i mezzi corazzati), non sfilano più: con le loro vibrazioni mettevano a rischio i monumenti antichi che sorgono nella zona. Naturalmente nel 2020 l'emergenza sanitaria causata dall'epidemia di COVID-19 ha fortemente condizionato i protocolli tradizionali, cambiando, almeno per quest'anno, il volto della festa: niente sfilate davanti alla folla e cerimonie ridotte al minimo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella infatti, dopo aver deposto come di consueto la corona commemorativa sull'Altare della Patria, si recherà in Lombardia per far visita alla comunità di Codogno, il paese del Lodigiano che per primo è stato colpito dal contagio. Ci saranno solo le Frecce tricolori nel cielo di Roma domani, 2 giugno: niente parata lungo i Fori imperiali delle forze armate. Sarà un 2 giugno sobrio. L’orientamento del Ministero della Difesa è quello di una festa della Repubblica molto ristretta, senza persone per strada e senza ospiti nelle caserme italiane.