Le luci della Casa Bianca si spengono: non succedeva dal 1989. D'altronde questa è solo la punta dell'iceberg delle violente proteste che da giorni imperversano negli Stati Uniti dopo la violentissima morte dell'afroamericano George Floyd - soffocato dal ginocchio di un agente di polizia statunitense - mentre veniva arrestato. Era immobile, indifeso, e chiedeva aiuto, invece l'agente ha ben pensato di strangolarlo: 7 minuti di asfissiante agonia hanno stroncato la vita del giovane. Cruda, immotivata, disumana.

LA RABBIA DEI CITTADINI La popolazione non ha resistito: è scesa in piazza a protestare contro gli abusi di potere delle forze di polizia. Molti in modo pacifico, altri hanno vandalizzato vetrine dei negozi, bruciato auto, ingaggiato violenti scontri contro le forze di polizia. Un morto in Kentucky, altri due in Iowa e 50 agenti feriti a Washington. Oltre 4mila sono stati gli arresti, con la Guardia Nazionale che è stata mobilizzata in ben 15 Stati.

COPRIFUOCO A WASHINGTON ...E in altre 40 città. Quasi inutile, poiché a meno di due ore dalla sua entrata in vigore, migliaia di persone si sono riversate davanti alla Casa Bianca e la polizia, dopo quasi tre ore di scontri, ha concluso lo sgombero dell'area. Durante la fase più calda della protesta, le luci che generalmente illuminano l'esterno della Casa Bianca sono state spente. Donald Trump è barricato nel suo bunker ed ha minacciato di fare intervenire il governo federale usando l'esercito se gli amministratori locali democratici non useranno il pugno duro.

ARRESTATA LA FIGLIA DEL SINDACO DI NEW YORK Chiara de Blasio, la figlia del sindaco di New York - 25 anni - è stata arrestata sabato sera in una protesta a Manhattan. Ma le manifestazioni - sia dal vivo che in via "telematica" - sono state appoggiate da molti volti noti dello spettacolo:  da Beyoncé a Rihanna, da Justin Bieber fino a Jamie Foxx - solo per citarne alcuni - uniti dal grido: "Ne abbiamo abbastanza".