Si gioca. Riprende il campionato di serie A che la pandemia ha interrotto alla 26ª giornata con lo strascico di quattro partite da recuperare. Semifinali e finale di Coppa Italia e i quattro recuperi faranno da anteprima al campionato che ripartirà fra due settimane. Lo scudetto è un duello fra Juventus (63 punti) e Lazio (62), proiettate nella prossima Champions con Inter e Atalanta. In Europa League, Roma e Napoli. Questo dice la classifica interrotta il 9 marzo. Le qualificazioni europee sono ancora da definire. Per il quarto posto-Champions, la Roma potrebbe insidiare l’Atalanta.

E, per l’Europa League, il Milan potrebbe attaccare il Napoli che ha un vantaggio di soli 3 punti sui rossoneri. Nei recuperi, l’Atalanta contro il Sassuolo potrebbe però aumentare l’attuale vantaggio sulla Roma (3 punti). Recupererà anche l’Inter ospitando la Sampdoria, ma sembra proibitivo l’assalto dei nerazzurri al secondo posto della Lazio (8 punti avanti). Dopo oltre tre mesi di stop, c’è l’incognita delle condizioni non solo atletiche delle squadre e, con le partite a porte chiuse, il fattore-campo non avrà un effetto incisivo. La difficoltà maggiore sarà la tempistica del nuovo calendario: si giocherà ogni tre giorni.

SCUDETTO

La Juventus ha un calendario favorevole perché affronterà nel suo stadio l’Atalanta, la Lazio (1-3 all’andata) e la Roma. La Lazio giocherà in trasferta contro Atalanta, Juventus e Napoli. La svolta-scudetto potrebbe verificarsi tra la 32ª giornata (Juventus-Atalanta) e la 34ª (Juventus-Lazio). Prima della Lazio in questo campionato, alla 26ª giornata solo il Napoli si avvicinò a un punto dalla Juventus (2015-16). Bianconeri in testa (58), azzurri (57). La Juve vinse poi lo scudetto a quota 91, nove punti avanti al Napoli. Nel campionato 2017- 18, alla 26ª giornata, il Napoli era in testa, quattro punti davanti alla Juve. Due volte la Juventus ha vinto lo scudetto col maggior vantaggio (17 punti) sulla squadra al secondo posto (la Roma nel 2014-15 e nel 2013-14). Col minor vantaggio di 4 punti ha vinto sul Milan (2011-12), sulla Roma (2016-17) e sul Napoli (2017-18).

EUROPA

Per il quarto posto-Champions fra Atalanta e Roma, appare favorita la squadra bergamasca che ha già vinto i confronti diretti (2-0 a Roma e 2-1 a Bergamo). L’Atalanta giocherà in casa contro Lazio, Napoli e Inter, fuori con la Juve. La Roma giocherà fuori con Napoli e Juve, in casa contro l’Inter. Per l’Europa League, il Napoli sembra avvantaggiato sul Milan. Intanto, gli azzurri giocheranno al San Paolo il confronto diretto con i rossoneri (1-1 a Milano). Il Napoli giocherà in casa contro Roma e Lazio, fuori contro Atalanta e Inter. Il Milan giocherà a San Siro contro Roma, Juventus e Atalanta, fuori contro la Lazio.

COPPA ITALIA

La finale di Coppa Italia potrebbe essere Juventus-Napoli. Nelle partite di ritorno di semifinale (Juventus-Milan e Napoli-Inter), le due squadre che giocano in casa partono avvantaggiate dai risultati dell’andata. La Juve ha pareggiato 1-1 sul campo del Milan, il Napoli ha vinto 1-0 sul campo dell’Inter (gol di Fabian Ruiz). Negli ottavi, il Napoli ha battuto 2-0 il Perugia e, nei quarti, 1-0 la Lazio. L’Inter ha eliminato 4-1 il Cagliari e 2-1 la Fiorentina. Dall’altra parte del tabellone, la Juventus ha battuto 4-0 l’Udinese e 3-1 la Roma; il Milan ha eliminato 3-0 la Spal e 4-2 il Torino. Napoli e Juventus in finale di Coppa Italia si sono già incontrate una volta (2012): all’Olimpico di Roma, il Napoli vinse 2-0 (rigore di Cavani e gol di Hamsik).

DIECI ANNI

Dalla stagione 2009-10 al 2018-19, dieci anni all’insegna della Juventus (otto scudetti: tre con Conte, cinque con Allegri). Solo il Napoli sulla scia dei bianconeri. Nei dieci campionati, la Juve ha totalizzato 840 punti, il Napoli 747 precedendo Roma (726), Milan (665), Inter (655), Lazio (615) e Atalanta (454). Nei dieci anni, la Juve vanta il maggior numero di vittorie (256), il minor numero di sconfitte (52) e il minor numero di gol subiti (295). Il Napoli vanta il maggior numero di gol segnati (720 contro i 711 della Juve). Il Milan ha il maggior numero di pareggi (101). La Juventus ha vinto quattro volte la Coppa Italia (2015, 2016, 2017, 2018) e quattro volte la Supercoppa italiana (2013, 2014, 2016, 2019). Il Napoli ha vinto due volte la Coppa Italia (2012 e 2014) e una volta la Supercoppa italiana (2015). La Lazio ha vinto due volte la Coppa Italia (2013 e 2019) e due volte la Supercoppa italiana (2010 e 2018). Il Milan ha vinto uno scudetto (2011), due volte la Supercoppa italiana (2012 e 2017). L’Inter ha vinto uno scudetto (2010), una Champions (2010), due volte la Coppa Italia (2010 e 2011), una volta la Supercoppa italiana (2011), una volta il Mondiale per club (2011). La Roma e l’Atalanta non hanno vinto alcun trofeo.

RECORD

Numerosi i primati della Juventus: 102 punti massimo punteggio (2013-14), un campionato da imbattuta (38 partite senza sconfitte nel 2011-12), 19 vittorie in casa su 19 (2013-14). Record del Napoli per numero di gol in trasferta (50 reti nel 2016-17). Record della Roma per il migliore inizio di campionato, 10 vittorie su 10 giornate (2013-14).

BIG MATCH

Nei dieci campionati dal 2009-10 al 2018-19, la Juventus è in vantaggio in tutti i confronti diretti con le squadre dell’alta classifica, ma col Napoli ha conquistato il minor numero di punti (34) con 10 vittorie, 4 pareggi, 6 sconfitte. Maggior numero di punti (51) contro la Lazio con 16 vittorie, 3 pareggi, una sconfitta; contro l’Atalanta 46 punti con 14 vittorie, 4 pareggi, zero sconfitte; contro il Milan 43 punti con 14 vittorie, un pareggio, 5 sconfitte; contro l’Inter 39 punti con 11 vittorie, 6 pareggi, 3 sconfitte; contro la Roma 37 punti con 11 vittorie, 4 pareggi, 5 sconfitte.

GOL

Nel decennio dal 2009 al 2019, Totò Di Natale è il cannoniere più prolifico con 136 gol, seguito da Immobile (129), Icardi (122), Higuain (117), Quagliarella (112), Pazzini (107), Cavani (91), Mertens (84), Gilardino e Belotti (81), Dybala (78), Totti e Ilicic (72), Duvan Zapata (63), Milik e Dzeko (62), Toni (60). Antonio Di Natale, napoletano di Pomigliano d’Arco, oggi ha 43 anni. L’Empoli lo prese dalla scuola calcio di Castello di Cisterna affiliata al club toscano. Aveva 13 anni. Con l’Empoli 158 partite e 49 gol. Con l’Udinese 385 partite e 191 gol dal 2004 al 2016. Contando anche le partite in serie B e C, Di Natale ha giocato 686 gare segnando 300 gol (209 in serie A). In nazionale, 42 presenze e 11 reti.

CANNONIERI

Tra i capicannonieri dei campionati degli ultimi dieci anni, cinque italiani e cinque stranieri. Di Natale, Udinese, 29 gol (2010). Di Natale, Udinese, 28 gol (2011). Ibrahimovic, Milan, 28 gol (2012). Cavani, Napoli, 29 gol (2013). Immobile, Torino, 22 gol (2014). Toni, Verona, e Icardi, Inter, 22 gol (2015). Higuain, Napoli, 36 gol, record assoluto (2016). Dzeko, Roma, 29 gol (2017). Icardi, Inter, e Immobile, Lazio, 29 gol (2018). Quagliarella, Sampdoria, 26 gol (2019).

JUVENTUS

La squadra dei 102 punti-record (campionato 2013-14), allenata da Antonio Conte, vinse il terzo dei suoi ultimi otto scudetti con la migliore difesa (23 gol) e il migliore attacco (80 reti) perdendo solo due partite, a Napoli (0-2) e a Firenze (2-4). Ventidue gare senza subire gol (12 in casa e 10 fuori). La formazione tipo (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Llorente, Tevez. La prima stagione di Conte sulla panchina della Juventus (2011-12), succedendo a Luigi Delneri, non solo riportò lo scudetto sulle maglie bianconere dopo nove anni, ma valse anche un record assoluto: i bianconeri conclusero imbattuti il campionato di 38 partite (23 vittorie e 15 pareggi). La formazione-tipo (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Giaccherini; Matri, Vucinic. Fu l’ultima stagione di Alessandro Del Piero che lasciò la Juve dopo 705 partite e 290 gol. Quell’anno, al secondo posto, si piazzò il Milan a quattro lunghezze dai bianconeri.

NAPOLI

La stagione dei 91 punti (2017-18), terza e ultima con Sarri in panchina, è stata la migliore dei dieci anni del Napoli dal 2009-10. In testa dalla prima alla quattordicesima giornata, gli azzurri cedevano il comando all’Inter (Inter 39, Napoli 38, Juventus 37) per riprenderselo dalla diciassettesima alla ventisettesima, sopravanzati poi dalla Juve dopo il pareggio 0-0 con l’Inter a San Siro. Alla trentaquattresima giornata, col gol al 90’ di Koulibaly a Torino, il Napoli avvicinava a un punto dalla Juve, ma nella giornata successiva i bianconeri, vittoriosi a Milano sull’Inter (3-2) col discusso arbitraggio di Orsato, si staccavano mentre il Napoli naufragava a Firenze (0-3). La formazione tipo di quel Napoli (4- 3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. La Juve, allenata da Allegri, vinse lo scudetto con quattro punti di vantaggio sugli azzurri. La formazione-tipo bianconera (4- 2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Mandzukic; Higuain. Nei dieci anni, il Napoli si è piazzato sesto, terzo, quinto e secondo con Mazzarri; terzo e quinto con Benitez; secondo, terzo e secondo con Sarri; secondo con Ancelotti (2019).

ATALANTA

All’inizio del decennio (2009-10), l’Atalanta, con tre allenatori (Gregucci, Conte, Mutti), retrocesse: fatali il pareggio col Bologna e la sconfitta a Napoli (0- 2). Tornò in serie A (2011-12) con Colantuono che rimase sulla panchina bergamasca quattro anni. Al quinto fu sostituito a tredici giornate dalla fine da Reja che salvò la squadra per tre punti. Reja guidò l’Atalanta anche l’anno successivo. Con Gasperini (2016-17) comincia il triennio del "miracolo atalantino" fino al terzo posto conquistato l’anno scorso e la partecipazione alla Champions. Si calcola che l’ultima formazione dell’Atalanta sia costata 94,5 milioni (tra i più costosi Duvan Zapata 26 milioni, giunto nel 2018; De Roon 16,5; Pasalic 16; Alejandro Gomez arrivò per 5 milioni nel 2014; Ilicic per 5,5 nel 2017). Negli stessi anni l’Atalanta ha realizzato 267,4 milioni dalle cessioni (Barrow, Cornelius; Mancini e Cristante alla Roma per 51 milioni; Petagna, Paloschi, Kurtic, Bastoni; Conti e Kessiè al Milan per 56 milioni; Gagliardini, Caldara, ultimo colpo l’attaccante svedese Kulusevski, 20 anni, alla Juventus per 35 milioni). La formazione-tipo dell’Atalanta del terzo posto (3-4-1- 2): Gollini (Berisha); Toloi, Palomini, Mancini; Hateboer, De Roon, Pasalic (Freuler), Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata.

ROMA

Nel decennio (2009-2019), la Roma è passata nel 2011 dalla famiglia Sensi all’americano James Pallotta e ha ingaggiato nove allenatori (Spalletti, Ranieri dalla terza giornata nel 2009; Ranieri, Montella dalla ventisettesima nel 2010; Luis Enrique nel 2011; Zeman, Andreazzoli dalla ventiquattresina nel 2012; Rudi Garcia dal 2013 al 2016; di nuovo Spalletti nel 2016; Di Francesco nel 2017; ancora Ranieri nel finale della stagione 2018-19). Francesco Totti ha smesso di giocare del 2017 dopo 786 partite e 307 gol, Daniele De Rossi ha smesso nel 2019 dopo 616 partite e 63 gol. La Roma è arrivata quattro volte seconda: nel 2010 a due punti dall’Inter campione, nel 2014 e nel 2015 a diciassette punti dalla Juventus, nel 2017 a quattro punti dalla Juventus. La migliore Roma del decennio è stata quella di Spalletti (2016-17) col miglior punteggio (87), schierata col 4-2-3-1: Szczesny; Bruno Peres, Rudiger, Fazio, Juan Jesus; De Rossi, Nainggolan; Salah, El Shaarawy, Perotti; Dzeko. La squadra mise a segno 90 gol (Dzeko 29). Ultimo scudetto vinto nel 2001.

LAZIO

Nel 2009-10, Reja subentrato a Ballardini alla ventiquattresima giornata conquistò la Supercoppa italiana battendo 2-1 l’Inter a Pechino. Reja guidò la Lazio per altri due campionati. Nel 2012-13, la panchina passò a Petkovic che si aggiudicò la Coppa Italia, 1-0 sulla Roma. Nel 2013-14, Petkovic fu sostituito da Reja dalla diciottesima giornata. Nel 2014-15, sotto la guida di Pioli, la Lazio ha realizzato il miglior piazzamento, terza (Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Radu; Biglia; Candreva, Parolo, Mauri, Felipe Anderson; Klose). Simone Inzaghi, per due anni allenatore della Primavera biancoceleste, è subentrato a Pioli alla trentaduesima giornata della stagione 2015-16, vincendo la Supercoppa italiana (3-2 alla Juve) e la Coppa Italia (2-0 all’Atalanta). Ultimo scudetto della Lazio nel 2000.

INTER

Proprio all’inizio del decennio in esame (2009-10) l’ultimo squillo della grande Inter di Mourinho e Massimo Moratti: scudetto, Coppa Italia (1-0 alla Roma) e Champions (2-0 al Bayern a Madrid), il leggendario "triplete" con questa formazione-base: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta; Sneijder; Milito, Eto’o. L’anno dopo, con Benitez, sostituito da Leonardo alla diciottesima giornata, la Coppa Italia, la Supercoppa italiana e il Mondiale per club. Nel 2011-12, sesto posto con tre allenatori (Gasperini per quattro partite, Ranieri e, dalla trentesima giornata, Stramaccioni). L’Inter è nona con Stramaccioni (2012-13), quinta con Mazzarri (2013- 14). Dopo 18 anni, Massimo Moratti molla la società all’imprenditore indonesiano Thohir. È il 15 novembre 2013 (sette mesi prima, il 13 aprile, Berlusconi aveva mollato il Milan). Con Moratti, cinque scudetti, una Champions, una Coppa Uefa e un Mondiale per club. Mancini sostituisce Mazzarri alla dodicesima giornata del campionato 2014- 15 e poi guida l’Inter nella stagione 2015-16 (quarto posto). Nella stagione 2016-17, De Boer in panchina per undici giornate, Vecchi per una sola partita, Pioli dalla tredicesima giornata (settimo posto). È Luciano Spalletti l’allenatore nei due campionati successivi (due quarti posti). Nel frattempo, l’holding cinese Suning acquista il club (6 giugno 2016), presidente Steven Zhang, figlio venticinquenne di Zhang Jindong, fondatore della Suning e trentesimo uomo più ricco al mondo con un patrimonio di 7,8 miliardi di dollari.

MILAN

Il 13 aprile 2017, dopo 31 anni, otto scudetti e cinque Champions, Silvio Berlusconi lascia il Milan, passandolo a una confusa cordata cinese. Dal 2018, l’Elliot Management Corporation, società americana di gestione di investimenti, acquista la proprietà del club rossonero. Il brasiliano Leonardo è l’allenatore del Milan 2009-10 (terzo posto). Massimiliano Allegri guida il Milan dal 2010 al 2014 vincendo il campionato nel 2011 (Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Flamini, Seedorf; Kevin Boateng; Ibrahimovic, Robinho). Nella stagione 2013-14, Seedorf prende il posto di Allegri alla ventesima giornata. Comincia un’epoca di confusione tecnica alla guida della squadra rossonera. Filippo Inzaghi, decimo posto, è il tecnico nel campionato 2014-15. L’anno dopo l’allenatore è Mihajlovic, sostituito da Brocchi alla trentatreesima giornata. Nel 2016-17, con Montella in panchina, sesto posto, successo nella Supercoppa italiana (a Doha contro la Juventus ai rigori) e arrivano gli improbabili cinesi di Li Yonghong. Nella stagione successiva (2017-18), Gattuso sostituisce Montella alla quindicesima giornata e guida il Milan nel campionato seguente (quinto posto).

Di Mimmo Carratelli