Beppe Grillo prova a riprendersi la guida del M5S, mentre, sullo sfondo, si accende lo scontro sul prossimo congresso. A dare fuoco alle polveri ci ha pensato ieri Alessandro Di Battista invocando "il prima possibile un congresso, usiamo anche questa vecchia parola, o un'Assemblea costituente o gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle per costruire un'agenda politica e vedremo chi vincerà". Immediata (su Twitter) la replica del garante pentastellato: "Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo pensavo di aver visto tutto... ma ecco l'Assemblea costituente delle anime del MoVimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film 'Il giorno della marmotta'". Una battuta che certifica la distanza tra il cofondatore del M5S e l'ex parlamentare romano. "Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d'accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché" la controreplica di Di Battista. Insomma, il MoVimento è vicino a una spaccatura profonda. Ha provato a fare da pompiere Vito Crimi, reggente pentastellato: "In questa fase il M5S deve restare concentrato su una missione: affrontare la crisi epocale che stiamo attraversando. La sfida che abbiamo di fronte è rispondere efficacemente alle richieste che giungono dal Paese, dai cittadini. Fare, agire: tutto questo necessita di compattezza e di unità di intenti". Da segnalare che poi Di Battista ha frenato il premier Conte su una sua possibile leadership all’interno del M5S: "Se vuole guidare il M5S si deve iscrivere al Movimento e partecipare al prossimo congresso".