Un’inchiesta complessa. Scandita da momenti anche piccanti, il pepe del sesso nell’indagine che parte da Castellamare di Stabia e porta direttamente a Capri. Il sexygate dell’appalto trasporti dell’isola. Il servizio bus in cambio di una relazione. Indagati un’imprenditrice e un dirigente dell’ex Provincia. L’ipotesi di corruzione riguarda Anna La Rana, l’eterna candidata mai eletta. Assunse un giovane per accelerare un pagamento. Punto di partenza dell’intera vicenda l’insistenza del clan camorristico D’Alessandro di Castellamare di Stabia, che intende appropriarsi del controllo della riqualificazione dell’Area dell’Acqua della Madonna. Il punto di arrivo è Capri, dove vengono scoperti gravi illeciti per ottenere concessioni per i bus turistici. Emergono non solo rapporti di corruzione tra alcuni imprenditori marittimi e funzionari della Regione, in particolare dell’Unità operativa dirigenziale trasporto marittimo e demanio marittimo.

Trait d’union tra le vicende stabiesi e capresi è Alfonso Ronca, imprenditore dei trasporti, ritenuto vicino al clan D’Alessandro. Il quale, in una intercettazione, oltretutto afferma di gestire da trent’anni il trasporto scolastico a Sorrento. Il punto di contatto è Roberta Ramona Mazzarella, anche lei imprenditrice dei trasporti. Riesce con estrema disinvoltura a ottenere a tempo di record la concessione di un bus city sightseeing a Capri. L’accusa sostiene che tutto ciò sia stato facilitato dalla relazione sentimentale intrattenuta dalla Mazzarella con Giuseppe De Angelis, dirigente della Città Metropolitana. Quarantacinque anni lei, sessanta lui. I progetti della signora riguardano però anche l’imprenditore Ronca. Nel senso che, in buona sostanza, il progetto è di acquistare in società, lui e lei, quattordici autobus nuovi e di darli in affitto alla società Atc di Anna La Rana. La nota avvocatessa trombata più volte alle elezioni, e del di lei marito, Ettore De Nardo.

Dalle intercettazioni emerge che la coppia deve sostituire quattordici vecchi autobus eco 0, altamente inquinanti qui vietati. Le intercettazioni dicono inoltre che Anna La Rana non deve sapere che della società fa parte Ronca, legato al clan D’Alessandro. Necessita mentirle, per evitate che lei si ritiri dall’affare. Secondo la Procura e l’ipotesi è avallata dal gip Maria Luisa Miranda, lo scambio di favori tra De Angelis e Mazzarella, è la vera causa dell’impugnazione davanti al Tar di Capri della concessione per i bus city sightseeing. La decisione del Tar del Comune di Capri fa scattare la reazione di Mazzarella e De Angelis. Tremenda vendetta contro quelli che vengono ritenuti i concorrenti che remano contro. Ispezioni e controlli vengono decisi dal duo e affidati ai dipendenti della Città Metropolitana, finiti a loro volta sotto inchiesta.

Il gip Maria Luisa Miranda non manca di sottolineare che "i funzionari della Città Metropolitana e il loro dirigente erano una sorta di polizia privata da utilizzare strumentalmente e surrettiziamente a beneficio dei propri interessi economici e a discapito di quelli dei suoi concorrenti". Spietata si dimostra la Mazzarella nei confronti dei fratelli Fabio e Luigi Beducci, suoi concorrenti, gestori da anni di un servizio di bus turistici da Napoli verso Ercolano e il Vesuvio. I Beducci stanno cercando di ottenere una concessione a Capri. La loro richiesta dovrebbe essere esaminata per prima dalla Regione Campania. In ragione del fatto che è precedente a quella presentata dalla Mazzarella. Ma, secondo l’accusa, è qui che il De Angelis avrebbe invertito i due incartamenti.

Caldeggia presso la collega della Regione il parere favorevole "per la propria compagna" e scatena i propri dipendenti contro i Beducci. Li invia a Capri: controllino se i bus dei rivali rispettano le regole. De Angelis predispone addirittura una nota da inviare alla polizia di Napoli affinché blocchi i bus dei fratelli Beducci. "Ma non dite niente a nessuno e che nulla si sappia in giro". La coppia di amanti Mazzarella-De Angelis progetta di rivolgersi ad Alfonso Ronca. "Dai una lezione nel tuo stile ai due fratelli". Amanti veri Roberta Ramona Mazzarella e Giuseppe De Angelis? Intercettata, lei si esprime così con l’amica Margherita: "Quello mi mette un ufficio a disposizione. Non posso esagerare, ma una cosa è il lavoro, perché condividiamo delle cose insieme, un’altra cosa è la vita privata". E l’altra "mantieni il carro per la discesa, poi vediamo bene le cose da fare". Ancora la Mazzarella "la vita privata? No, non è possibile andare avanti così, non voglio la convivenza".

L’amica è prodiga di consigli. "Però comunque degli spazi per voi ve li dovreste ritagliare: un week end, un po’ più cose per voi". La Mazzarella di rimando: "Però a me serve per parecchio tempo, è troppo buono". De Angelis è consapevole del motivo per il quale la Mazzarella sta con lui. "Io sono una persona onesta. Ti ho detto che ti davo una mano, ti do una mano a titolo di amicizia, non c’è bisogno di avere una relazione con me. Non è il caso, si sono confuse le cose e non mi piace". Nell’ordinanza si legge, "Mazzarella intrattiene con De Angelis una relazione al precipuo e unico fine di ottenere vantaggi correlati alla propria attività imprenditoriale. In buona sostanza e in termini ancora più chiari, mette a disposizione ed eroga i suoi favori di natura squisitamente personale a De Angelis. Come corrispettivo dei favori sistematicamente ricevuti dal pubblico ufficiale". Chiaro, che più chiaro non si può, sotto il cielo azzurro di Capri.