"Rido davvero". Inizia così lo sfogo amareggiato di Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, gioielliere meneghino ucciso nel 1979, vittima del criminale Cesare Battisti. L'ex membro dei Proletari armati per il comunismo continua a fare notizia: negli ultimi giorni si è lamentato del cibo che gli viene servito alla mensa del carcere di Oristano, definendolo "inadeguato e dannoso" per il suo "precario stato di salute".

LO SFOGO Non si è fatto attendere lo sfogo di Alberto, che duramente si è scagliato contro il terrorista: "Se a lamentarsi è un detenuto qualunque nessuno lo ascolta, mentre lui fa subito notizia. È inaccettabile. Un uomo capace di commettere simili atrocità non merita tutte queste attenzioni; io sono garantista, ma qui stiamo davvero esagerando". "Era abituato a mangiare ostriche e pasta alle vongole in riva al mare", continua Torregiani, "come può piacergli il cibo del carcere?".