Storici posti romani del comunismo italiano, quei 550 metri nel cuore di Roma, a via delle Botteghe Oscure, diventano la nuova dimora nazionale della Lega. Ma sì, avete letto in maniera corretta la notizia e non siete in assoluto vittima di un colpo di sole e di un bicchiere di vino di troppo. L’ex dimora del Pc, comunque della sinistra italiana, passa alla Lega, che l’ha acquisita in qualità di affittuario. I contenuti sarebbero quelli di una chiara, clamorosa provocazione. Matteo Salvini non ha indugiato attimo quando gli hanno rappresentato la possibilità di appiccicare la targa della Lega proprio lì, all’ingresso del palazzone al 54 di via delle Botteghe Oscure. L’inaugurazione della nuova sede della Lega è prevista alla fine di questo mese. I leghisti annunciano: sarà l’occasione per la nostra festa. Salvini se l’è gustata comunque con un certo anticipo la reazione dei comunisti a quello che presenta interamente i connotati della sfida. Diversamente qualsiasi soluzione romana per la Lega sarebbero stati una sede e una scelta normali. Non lo sono ora che la Lega va a sistemarsi proprio di fronte alla storica sede del Partito Comunista italiano. L’edificio, nel tempo, ha ospitato di tutto, fino a un supermarket al piano terra. Ma il Palazzo resta comunque quello di Togliatti e Berlinguer, e del corpo di Aldo Moro ritrovato a pochi metri, in via Caetani. Invece arrivano "loro", i leMatteo Salvini ghisti, proprio lì, ad un certo punto dell’intera via, che evoca e ripropone pezzi importanti di storia della sinistra italiana. Quelli di Salvini pronti all’insediamento e alla presa di via delle Botteghe Oscure. La via, nella sua interezza, rievoca pezzi di storia della sinistra italiana. "Si tratta di un caso, anche se si parla d’altro – sostiene un portavoce della Lega. Al numero 54 di via delle Botteghe Oscure ha sede da anni il sindacato di Destra, che più Destra non si può". L’Ugi e la Lega sono diventati un tutt’uno, da lì arriva anche il deputato responsabile salviniano nel Lazio. L’associazione dei lavoratori ora lascia il primo piano a Salvini, che ha colto al volo la grande occasione. Là dove, da anni, negli stessi locali ha piantato le tende lo staff leghista. La macchina social coordinata dal capo Luca Morisi. Via delle Botteghe Oscure all’incrocio di via degli Arcogeli e piazza Calcari, così chiamata per la presenza di numerose attività artigianali e commerciali che operavano nelle botteghe prive di finestre. Dove ora c’è la nuova targa "Lega per Salvini premier". L’imbarazzante segretario leghista intanto si è portato un bel pezzo avanti. Il partito sovranista si dota di una sede nazionale a Roma. Ma non è un addio a Villa Bellerio, a Milano, mettono le mani avanti i leghisti. Magari andrà proprio così, ma intanto negli ampi locali al 54 di via delle Botteghe Oscure ci sarà, oltre alla stanza del segretario, anche una sala riunioni per il Consiglio Nazionale. Pardon, Federale, che ultimamente si si è riunito presso i locali del Senato, a Palazzo Madama. Il mondo cambiato, è cambiato, come se fosse finito sottosopra dai tempi di Umberto Bossi, il senatur. La Lega si è spogliato della propria identità, un calcio alle origini, ora è un’altra cosa con una visione diversa. Comunque sovranista, sia chiaro, nazionalista e non più cocciutamente federalista. Ma quanto costeranno i nuovi locali alla Lega? Qualcosa meno di seimila euro al mese, informano i salviniani. La cifra chiesta alla Lega per i locali meno capienti di via della Panetteria, a due passi da Fontana di Trevi. A Botteghe Oscure si sta più larghi, e poi vuoi mettere lo sfizio (la provocazione, lo sfregio) di insediarsi nel posto, nella casa occupata per decenni, quasi una vita, dal Partito Comunista italiano? Via delle Botteghe Oscure ha tutto un altro suono. Senza considerare un vantaggio che Salvini ritiene basilare. La vicinanza col Campidoglio: la nuova sede leghista è davvero a quattro passi. La scelta potrebbe significare questo: se Salvini mette casa a Roma è in funzione del fatto che punta alla conquista della Capitale. Intanto, mandando a casa Virginia Raggi, sostituendola con un manager di sua fiducia. Un salviniano di ferro, come dice da qualche tempo. Per la poltrona di sindaco si vedrà, mentre di avere chiara la situazione per quel che riguarda il ruolo di premier. Conquistata Botteghe Oscure, Salvini già si vede a Palazzo Chigi. Illuso lui, o che cosa?

FRANCO ESPOSITO