Caro Direttore,

mercoledì 15 giugno, in audizione informale in Commissione Esteri della Camera nell’ambito dell’esame delle proposte di legge sull’istituzione di una commissione bicamerale per gli Italiani all’estero, ho sottolineato il fatto che i rappresentanti delle collettività italiane all’estero militano senza dubbio a favore dell’istituzione della commissione, che a mio modo di vedere potrà certamente esercitare una preziosa attività politica di stimolo, proposta, approfondimento e monitoraggio nella sua piena autonomia parlamentare.

Uno strumento prezioso, dunque, che nella recente storia parlamentare è stato proposto più volte: nel 2008 e ancora nel 2013, primo firmatario sempre l’indimenticabile Mirko Tremaglia, primo e unico ministro per gli Italiani nel mondo. Entrambe le volte, io stesso sottoscrissi quella proposta, risultando dunque tra i firmatari. La commissione potrà essere da stimolo nel sensibilizzare il parlamento e tutto il Paese sul patrimonio che gli italiani all’estero rappresentano. Non solo sul piano storico e della memoria, ma anche su quello economico, del trasferimento e dell’acquisizione di conoscenza e del contributo al perseguimento di obiettivi di politica estera.

I numeri sull’emigrazione italiana nel mondo sono in continua evoluzione: se nel 2017 erano 5.603.215 gli italiani iscritti negli schedari consolari, a fine 2019 sono 6.093.729 con un aumento dell’8% in due anni. Di fatto il 10% della popolazione italiana risiede ormai fuori dai confini nazionali. Una dimensione che rende gli italiani all’estero la seconda regione più popolosa d’Italia. Una dimensione che merita senz’altro di essere affrontata da una commissione che riunisca i due rami del parlamento, utile a contribuire ad individuare linee di azione politica che tengano conto delle mutate esigenze delle comunità italiane all’estero caratterizzate negli ultimi anni da profonde trasformazioni.

Lo strumento della Commissione bicamerale offrirà dunque un valore aggiunto nell’individuare le iniziative più efficaci a beneficio dei nostri connazionali all’estero. Anche al fine di assicurare un più efficace coordinamento delle politiche e delle iniziative intraprese dal ministero degli Esteri, dalle altre amministrazioni centrali e dagli Enti locali. Fin da quando ho ricevuto l’incarico di Sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, tra le priorità di questo governo – e mie personali – c’è stata quelli rafforzare e riqualificare la rete consolare.

Ecco, la commissione dovrà verificarne e garantirne l’adeguatezza a fronte di risorse umane e finanziarie comunque limitate. Si tratta di un impegno costante della Farnesina e del sottoscritto, per indirizzare le risorse là dove emergano nuove esigenze. Proprio per rafforzare la nostra rete consolare, si sta predisponendo l’apertura di un’agenzia consolare alle Canarie, in Spagna, o la riapertura del consolato di Manchester in Gran Bretagna, nelle peculiari circostanze determinate dalla Brexit e a fronte di una enorme mole di lavoro che grava sul Consolato generale a Londra. Senza dimenticare l’apertura dell’agenzia consolare a Vitoria in Brasile e la costituzione del nuovo consolato di Montevideo in Uruguay.

La commissione permetterà inoltre di approfondire il tema delle risorse umane della Farnesina, indispensabile per fornire servizi efficienti ai nostri connazionali. Nel recente passato le misure di revisione della spesa pubblica hanno prodotto una drastica riduzione del personale di ruolo, in 10 anni la Farnesina ha perso oltre il 30% del proprio personale delle aree funzionali. Con le ultime manovre economiche siamo riusciti ad ottenere fondi per assumere oltre 700 unità di personale, tra impiegati di ruolo e contrattisti: non accadeva da almeno vent’anni.

Come ricordato, non è la prima volta nella recente storia parlamentare che si tenta di costituire una Bicamerale per gli italiani nel mondo. Adesso, però, ci siamo davvero. Toccherà a noi, a tutti noi che rappresentiamo gli italiani all’estero all’interno delle istituzioni, saper utilizzare e gestire nel modo giusto questo prezioso strumento che sono convinto potrà dare un grande valore aggiunto alle politiche dedicate ai nostri connazionali e a tutto il Sistema Italia nel mondo.

RICARDO MERLO

Sottosegretario agli Esteri con delega agli Italiani nel mondo, Presidente MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero