Papa Francesco, nel corso dell’Angelus, ha espresso la sua preoccupazione per il riacuirsi delle tensioni nella regione del Caucaso tra Armenia e Azerbaigian. "Mentre assicuro la mia preghiera alle famiglie di coloro che hanno perso la vita durante gli scontri, auspico che con l'impegno della comunità internazionale a attraverso il dialogo e la buona volontà delle parti si possa giungere a una soluzione pacifica e duratura che abbia a cuore il bene di quelle amate popolazioni", ha detto il Pontefice che poi è tornato a chiedere all'Onu un cessate il fuoco globale e immediato. "In questo tempo in cui la pandemia non accenna ad arrestarsi vorrei assicurare la mia vicinanza a quanti stanno affrontando la malattia e le sue conseguenze economiche e sociali". Nel corso dell’incontro domenicale a Città del Vaticano il Papa ha poi citato la parabola della zizzania per spiegare che con i malvagi bisogna usare pazienza: "Il male, certo, va rigettato, ma i malvagi sono persone con cui bisogna usare pazienza. Non si tratta di quella tolleranza ipocrita che nasconde ambiguità - ha sottolineato - ma della giustizia mitigata dalla misericordia. Se Gesù è venuto a cercare i peccatori più che i giusti, a curare i malati prima ancora che i sani, anche l'azione di noi suoi discepoli dev'essere rivolta non a sopprimere i malvagi, ma a salvarli".