Sono vicende autentiche, portate al lettore attraverso racconti che sono poi romanzi. Anche la storia della immigrazione italiana si può raccontare come se fosse una fiction, ma invece era tutto vero. "Il mio libro - spiega l'autrice Karen Foresti Hempson, italo-americana di terza generazione - vuole anche aiutare chi legge a comprendere le divisioni dell'epoca". Si parte dalla fine dell'800 per arrivare alla Seconda Guerra Mondiale, mezzo secolo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia dell'immigrazione italiana negli Stati Uniti. Karen Foresti Hempson è una docente in pensione. Ha insegnato per vent'anni alla State University of New York at Cortland, la sua materia era gli studi sociali e propri da lì, negli ultimi anni dietro la cattedra, ha avuto l'idea di scrivere questo libro. Così è nato 'Bean Pickers, American Immigrants Portraits', raccoglitori di fagioli, ritratti degli immigrati americani.

Concentrando la propria attenzione sugli immigrati italo-americani di prima e seconda generazione nella parte settentrionale dello stato di New York, Hempson ha ricreato i loro viaggi dall'Italia. Ogni personaggio del suo racconto-romanzo, inizia la vita americana in un campo di fagioli per poi alla fine trovare la strada d'uscita dalla povertà. Sono otto personaggi le cui vicissitudini sono state ricostruite attraverso storia orale e fonti primarie. "Ho voluto - ha spiegato ancora l'autrice - dare un volto personale agli eventi storici degli Stati Uniti creando storie realistiche". Ci sono anche foto e documenti, tutti autentici, disseminati nelle pagine del libro, mentre i racconti derivano da una lunga ricerca, fatta di registrazioni e interviste trascritte. Karen Foresti Hempson spiega anche di essere una italo-americana proveniente da una famiglia molto numerosa: ha 23 cugini di primo grado da parte della madre e oltre 30 dalla parte del padre.

"I miei quattro nonni - continua - sono emigrati negli USA, nello stato di New York, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Famiglie e parenti tribali, abbiamo celebrato tante festività e avvenimenti insieme. Mi sedevo al tavolo, di solito pieno zeppo di cibo, e ascoltavo i miei prozii, gli zii, che raccontavano quanto fosse dura la loro vita, mentre i miei cugini correvano e giocavano". Una passione, quella di ascoltare e assorbire le storie della immigrazione nata quando era ancora una bambina. "E più stavo lì a sentire quello che dicevano, più le storie diventano colorate. E questo sicuramente mi ha inspirato a prendere una laurea e un master in studi sociali". Mrs. Foresti Hempson ha infatti prima insegnato storia americana nelle scuole pubbliche per poi trasferirsi alla SUNY Cortland per restarci vent'anni prima di andare in pensione.

"Nel corso del tempo ho raccolto conversazioni, foto, documenti ho intervistato tante persone, poi ricerche storiche, libri e ancora indagini online e nel frattempo ho anche tenuto diverse relazioni compresa uno alla Jervis Public Library di Rome, stato di New York". Un grande lavoro di raccolta per poi finalmente pubblicare il suo libro. "Queste pagine portano il lettore all'interno delle piccole baracche, ma anche nelle menti e nei cuori degli immigrati italo-americani che lavorano nei campi di fagioli dello stato di New York. Queste narrazioni, autentiche, offrono un ritratto delle difficoltà degli immigrati, i profondi legami familiari mentre dovevano anche attraversare periodi storici particolari, come la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, in un Paese che li aveva appena adottati". Un viaggio lungo e soprattutto difficile. "Ogni personaggio del mio libro - sottolinea l'autrice - fatica a trovare un modo per fuggire dalla povertà. Ogni estate se ne va nei campi dove vengono coltivati i fagioli per mettere insieme un po' di soldi in più".

Si intrecciano così le vicende degli otto protagonisti, anche tragiche, come quella di Joseph, orfano, arrivato dalla Calabria, che la sua nuova vita americana lo immaginava come operaio in una fabbrica di mattoni e nelle costruzioni ferroviarie. Muore sepolto vivo in un cantiere edile, lasciando la moglie e cinque figli sull'orlo della fame. "Poi ci sono Salvatore, arrivato con la mamma e i fratelli, Ralph che il proprio talento lo impiega nel baseball, Francis che si arruola nella U.S. Navy, ma viene sorpreso nell'attacco di Pearl Harbour, Joe-Joe che a 8 anni aiuta la famiglia portando a casa qualche penny vendendo i giornali per strada, Giovanna che per paura di diventare zitella, a 19 anni accetta di sposare un uomo di 12 anni più anziano per poi subire 60 anni di abusi". E gli ultimi capitoli sono dedicati anche a quei figli di immigrati che dopo la fine della guerra continuavano a raccogliere fagioli...

Roberto Zanni