Si gioca stasera questo Parma-Napoli "no sense", la classifica chiede niente alle due squadre, il Parma a +11 sulla zona-retrocessione a quattro giornate dalla fine e il Napoli che i media immaginifici propongono in lotta col Milan per il sesto posto (ma va!). Il Parma, che non vince da sette partite e ha perduto le tre ultime in casa, un disastro dopo il lockdown, giocherebbe per l'orgoglio (?) e un punticino, il Napoli per la "mentalità vincente" pretesa da Gattuso. La partita sfugge a ogni fantasia lirica.

Gattuso sarà soprattutto attento al tono fisico degli azzurri a 17 giorni dalla fantasia massima, il retour-match di Champions col Barcellona che ha mandato cinque squilli da Alaves, però dopo avere perduto il campionato. Tutto qui. Il Napoli punta naturalmente a vincere, migliorando magari il tran-tran delle ultime esibizioni. Lozano finto nueve? Esperimenti? Si fa fatica a scriverne. Giornali e televisioni tambureggiano su un campionato meraviglioso (il ring dello scudetto!), a Milano svengono in vario modo per il Milan e l'Inter, a Torino suonano fanfare soffuse, in rispetto al Covid-19, per il nono scudetto della Juventus, a Roma hanno il muso lungo per la Roma e uno più lungo per la Lazio, tutti strada facendo si sono esaltati immaginando imprese poi clamorosamente mancate.

A Napoli, dopo i dolori del giovane-vecchio Ancelotti, siamo riemersi con Gattuso. Complice il San Paolo vuoto, viviamo pacatamente un campionato che merita applausi solo per l'Atalanta e il Sassuolo (il Verona così così). La Juve vince anche con Sarri e, allora, di che cosa vogliamo parlare? Delle lamentele di Conte? Del ricciolino bianco di Gasperini? Della coppola suggestiva di Sinisa Mihajlovic? Di Ibra che, se l'avessero chiamato dall'inizio, così dice, il Milan avrebbe vinto lo scudetto? Si inventano leggende in mancanza di fatti. Le pagine più entusiastiche sono sempre per Cristiano Ronaldo (veramente vuole andarsene al Newcastle? che allegrone!), magnificato per i 30 gol però sfruttando dodici rigori. In Champions due golletti in sette partite.

Sarebbe meglio emozionarsi per i 18 gol del vecchio (33 anni) Ciccio Caputo di Altamura con un solo rigore a favore. Tolti i gol dal dischetto, 17 reti Caputo giocando nel Sassuolo, 18 Ronaldo (escludendo le partite della 35ª giornata). Va bene, si gioca Parma-Napoli. Immersione, come suggerirebbe "quel piccolino marito della", fantacronista inimitabile, checché ne dica Sinisa.

Mimmo Carratelli