Aprire un’attività economica in nuovo paese e poi ritrovarsi nel mezzo di una pandemia mondiale e una crisi inimmaginabile. La vita di Anthony Monsorno e della sua famiglia è stata stravolta in questi ultimi mesi: dalle montagne del Trentino dove si aggirano gli orsi al mare di Montevideo il cambiamento è stato notevole. Oggi con ottimismo si prova a crescere anche se è dura. Questa è la storia di una famiglia italiana a cui il coronavirus ha cercato di spegnere un sogno ma non c’è riuscito. Siamo nel cuore di Pocitos, su Luis de la Torre a pochi metri dall’Ombu di bulevar España dove ha da poco aperto la pizzeria Sapori d’Italia che si caratterizza per la calda accoglienza e la genuinità con cui vengono preparati ogni giorni piatti italiani a cominciare dalla pizza, ma non solo: focacce, lasagne, cannelloni e tanto altro.

Tutto fresco e naturale come impone la tradizione. Come le storie dei migranti del secolo scorso, anche in questo caso Anthony è venuto a conoscere il paese qualche mese prima per analizzare le possibilità e in seguito portare il resto della famiglia: la moglie Simona Sette e le due splendide bambine. "Sono venuto nel mese di gennaio per conoscere personalmente una città di cui avevamo sentito parlare molto bene e valutare la situazione. Volevamo fare un’esperienza in Sud America, cercavamo un posto più vivibile e con meno criminalità e così abbiamo deciso di trasferirci qui quando ho trovato l’occasione giusta" racconta Anthony dal bancone della pizzeria subito dopo una consegna.

"L’Italia è diventata invivibile" dice Simona che si divide fra la cucina e le bambine non stando mai ferma. "In generale c’è una situazione soffocante e per questo volevamo cambiare aria. Noi avevamo un ristorante e nell’ultimo anno lavoravamo a ritmi massacranti specialmente durante la stagione. Ci siamo detti proviamo, andiamo all’avventura. Qui abbiamo trovato semplicità e tranquillità, due caratteristiche che si adattano bene a gente come noi. Le persone sono accoglienti e disponibili e abbiamo anche capito che questo potrebbe essere il posto giusto per crescere le nostre figlie perché c’è ancora quel lato umano che da noi inizia un po’ a mancare".

Ma proprio nel momento in cui erano pronti ad aprire il locale è scoppiata in Uruguay l’emergenza sanitaria dichiarata il 13 marzo rimandando tutti i piani: "All’inizio siamo stati chiusi in una piccola stanza con le bambine rispettando la quarantena ed è stato abbastanza difficile sotto tutti i punti di vista e anche economicamente. Poi quando la situazione è migliorata abbiamo potuto finalmente aprire. Adesso siamo al secondo mese di attività e le cose vanno ancora a rilento. Cerchiamo di crescere, siamo fiduciosi".

Tatuaggio alla Dybala con due fasce nere sul braccio, Anthony appare sempre sorridente nonostante le ultime disavventure vissute. Ha imparato a preparare le pizze da ragazzo nel locale di famiglia in Trentino e da allora non si è mai più fermato attraversando l’oceano. Qui ha dovuto fare tanti esperimenti per poter raggiungere il risultato cercato con tanta perseveranza. Nel paese dell’abbondanza della "muzzarella" proporre una pizza veramente italiana non è così semplice come si potrebbe pensare. Ecco perché la sfida di Sapori d’Italia è ancora più ambiziosa venendo affrontata con passione e ottimismo.

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MA. FOR.