L’Ambasciatore d’Italia a Washington, Armando Varricchio, è intervenuto ieri al webinar organizzato dall’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham) Le relazioni transatlantiche nell’epoca del “Never normal”: diplomazia e business. L’evento si è tenuto all’indomani dell’accordo del Consiglio Europeo sul Recovery Fund, nel corso del quale è stato ribadito che Europa e Stati Uniti rimangono l’architrave della ripresa post-Covid-19. Al dibattito, introdotto dal Presidente dell’American Chamber of Commerce in Italy Luca Arnaboldi e dal Consigliere Delegato Simone Crolla, hanno partecipato anche il presidente di una nota società del settore alimentare, Luca Garavoglia, e l’economista della Harvard Business School Dante Roscini.

“Nulla sarà più come prima. Stati Uniti e Europa, grazie alla loro integrazione senza eguali sul piano politico e economico - ha detto l’Ambasciatore Varricchio - hanno gli strumenti per ‘leggere’ questa crisi affinché il mondo di domani possa essere migliore della ‘normalità’ che ci lasciamo alle spalle. L’Italia, Paese fondatore dell’Unione Europea e forte di un rapporto strategico con gli Stati Uniti sul piano politico, economico, industriale, tecnologico e culturale - ha proseguito il diplomatico - potrà svolgere un ruolo cruciale per percorrere con successo la strada del futuro ed avvicinare sempre più le due sponde dell’Atlantico”.

Nel corso del suo intervento, l’Ambasciatore Varricchio ha ricordato i dati dell’interscambio commerciale tra Italia e USA (oltre 100 miliardi di USD nel 2019), l’ammontare complessivo degli IDE (70 miliardi di USD), il grande interesse per le tecnologia e l’innovazione italiane e per il Made in Italy in generale, gli strumenti messi a disposizione dal governo e dalle agenzie italiane per sostenere le imprese e il Patto per l’Export varato dal Ministero degli Affari Esteri lo scorso 8 giugno.

La forza del rapporto Italia-USA non è venuta meno nel corso della crisi, come testimoniato dalla decisione dell’Amministrazione di destinare 100 milioni di dollari a sostegno dell’Italia, dai 50 milioni di euro di donazioni da parte di imprese americane e dalle numerose manifestazioni di solidarietà pervenute da più angoli degli Stati Uniti. Particolarmente appezzato dalla comunità scientifica americana è stato il flusso d‘informazioni fornito dall’Italia nella fase iniziale della pandemia. I due Paesi sono ora impegnati insieme nello sviluppo di vaccini e di terapie efficaci.