Inutile girarci intorno. Il Mes sarà uno dei temi più discussi di questa estate. I 36 miliardi di euro che sarebbero messi a disposizione dal Meccanismo europeo di stabilità sono un nervo scoperto all’interno della maggioranza. Come risaputo, Partito democratico e Italia viva sono favorevoli e anche ieri lo hanno ribadito. Dall’altro lato il MoVimento 5 Stelle non ne vuole proprio sentire parlare. Ma andiamo con ordine. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che "alla sanità servono subito 20 miliardi per una 'rivoluzione copernicana', non è il caso di tergiversare. Il Recovery Fund va bene, ma meglio il MES perchè i soldi arrivano subito, mentre con il Recovery, se va bene, li vediamo nel 2021. È inaccettabile non avere le risorse da investire". Dal partito di Matteo Renzi invece ieri si è alzato l’appello del capogruppo alla Camera Maria Elena Boschi, che ha confermato il proprio sì all’utilizzo del Meccanismo: "I soldi del Mes sono disponibili da subito e hanno meno vincoli dei soldi del Recovery Fund che arriveranno solo nel 2021. Rinunciare al Mes per scelta ideologica è assurdo. I soldi servono agli italiani: non rinviamo ancora". Ma come risaputo, per la galassia pentastellata questo è un argomento tabù: "Sono basito da questa insistenza sul Mes da parte del Pd", ha spiegato ieri il reggente del MoVimento Vito Crimi che ha poi detto: "Capisco l'avere una posizione diversa, ma abbiamo la Bce che compra il nostro debito e soprattutto dobbiamo decidere come spendere i 209 miliardi del Recovery Fund. Concentriamoci su questo e non su uno strumento definito rischioso anche da molti economisti".