Giuseppe Conte, il Primo Ministro italiano nato a Cerignola, un comune in provincia di Foggia compie in questi giorni (8 Agosto) 56 anni. É figlio di Nicola Conte che fu segretario comunale e dell’insegnante elementare Lillina Roberti. La famiglia Conte si stabilí prima a Candela e poi a San Giovanni Rotondo per via dei trasferimenti di papá Nicola.

Giuseppe si è diplomato al Liceo Classico Pietro Giannone di San Marco in Lamis. Nell’anno 1988 si è laureato con il massimo dei voti all’Università La Sapienza di Roma per iniziare la sua carriera come avvocato civilista. Nel 1992 è stato docente invitato presso l'Università Yale negli Stati Uniti e dal 1992 al 1993 è stato borsista presso il CNR.Devoto di Padre Pio, si è separato dalla moglie Valentina Fico ed è padre di Niccolò, nato nel 2007. Oggi la sua compagna si chiama Olivia Paladino, figlia di Cesare Paladino, imprenditore e dell’attrice svedese Ewa Aulin. Nella sua attività professionale ha avuto una grande carriera come Avvocato cassazionista dal 2002 ed è iscritto all’Albo degli avvocati dal 1992.

Dal 2000 è professore associato di diritto privato e come Professore ordinario ha insegnato alla Libera Università Maria Santissima Assunta, l'Università di Roma Tre e l'Università di Sassari. È anche professore ordinario di diritto privato presso l'Università degli Studi di Firenze e docente presso la Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli di Roma. La sua vera vita politica nasce nel mese di settembre del 2013 quando viene eletto dalla Camera dei deputati, componente laico del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, ossia l'organo di autogoverno dei magistrati amministrativi e nel 2015 ne è diventato Vicepresidente. Senza vincolarsi direttamente come rappresentante del M5S, nel febbraio del 2018, il leader stellato Di Maio lo presenta come candidato al Ministero della pubblica amministrazione in caso di vittoria alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Fu quando, lo stesso giorno, dava le dimissioni dal Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa.

La sua azione politica, come ci tiene a dirlo, prima di avvicinarsi al M5S, è stata vincolata al centrosinistra e si auto definisce appartenente alla tradizione politica del cattolicesimo democratico. Si legge fra i suoi scritti: "gli schemi ideologici del Novecento non sono più adeguati ed è più importante valutare l'operato di una forza politica in base a come si posiziona sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali». Il 21 maggio 2018 Di Maio lo propone per la Presidenza del Consiglio dei Ministri al presidente della Repubblica Italiana Mattarella, che, due giorni dopo gli conferisce l'incarico di formare il nuovo governo.

Conte accetta con riserva e rinuncia il 27 maggio a causa del veto posto da Mattarella alla nomina di Savona come ministro dell'economia. Per questo Di Maio arrivò a parlare di stato d'accusa nei confronti del presidente della Repubblica in una grossa polemica nazionale. Mattarella, in serata, incarica Carlo Cottarelli per formare un governo tecnico, ma questi, il 31 maggio, rinunciava "essendosi create nuove condizioni per la formazione di un governo politico" ed è così che Conte riceve una seconda volta l'incarico. Questa accetta senza riserva, presentando la lista dei ministri ed è terzo a farlo nella storia della nostra Repubblica dopo Giuseppe Pella nel 1953 e Berlusconi nel 2008.

Il 31 maggio 2018 Conte viene nominato da Mattarella presidente del Consiglio. Due vicepresidenti come Di Maio e Salvini, entrano a far parte del governo come ministro del lavoro e dello sviluppo economico e come ministro dell'interno. Il 5 giugno tiene il suo discorso d'insediamento al Senato e ottiene la fiducia con 171 voti favorevoli, 117 contrari e 25 astenuti. Il giorno dopo ottiene la fiducia anche alla Camera con 350 voti favorevoli, 236 contrari e 35 astenuti.

Nel suo discorso di insediamento Giuseppe Conte annuncia la volontà di ridurre l'immigrazione clandestina e aumentare il contrasto con i trafficanti di esseri umani e i contrabbandisti, nonchè di voler lottare contro la corruzione politica, di voler introdurre una legge che regola il conflitto di interessi, una legge che espande il diritto all'autodifesa, la riduzione delle tasse, un taglio drastico dei costi della politica, e ha anche proposto di togliere le sanzioni internazionali contro la Russia. Oggi, aldilà delle proprie limitazioni, Conte ha acquisito un’importanza strategica per la politica internazionale italiana ed è ammirato da molti capi di governo europei e dallo stesso Donald Trump. Cosa accadrà nei prossimi tempi in Italia? Quale sarà l’appoggio degli italiani per Conte dopo il superamento di una delle crisi più grandi dell’umanità e della nostra Italia? Nessuno lo sa.

di STEFANO CASINI