Test e tamponi rapidi per chi torna da Grecia, Croazia, Malta e Spagna, paesi giudicati maggiormente a rischio infezione. Almeno fino ai primi di settembre. La misura di emergenza, annunciata due giorni fa dal ministro della Salute Roberto Speranza nel tentativo di impedire i cosiddetti "contagi di rientro", diventa dunque esecutiva, finendo in un'ordinanza, l'ennesima di questa lunga emergenza pandemica, firmata, ieri, dall'esponente del governo Conte. Secondo una stima della Fiavet, si calcola che saranno circa 10mila gli italiani che dovranno sottoposti allo screening anti-Covid (test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone) al ritorno dalle vacanze all'estero. Ed è già partita la corsa contro il tempo per attrezzare i luoghi idonei in cui sottoporre i vacanzieri ai controlli. Nei prossimi giorni, nei principali aeroporti, nei porti e nelle linee di confine, si potranno trovare le prime postazioni sperimentali per eseguire i test rapidi per chi è sprovvisto dell'attestazione del tampone eseguito prima della partenza e magari risultato negativo. Il ministero stesso sta mettendo a punto un nuovo vademecum con le regole per i tamponi rapidi, che, se eseguiti, evitano di dover imporre per forza la quarantena a chi torna in Italia dall'estero. "Dobbiamo continuare sulla linea della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi mesi con il sacrificio di tutti" ha dichiarato il ministro Speranza. Tra le misure contenute nell'ordinanza anche il divieto di ingresso e transito dalla Colombia, che è stata aggiunta alla lista dei Paesi a rischio. Nel frattempo, sul fronte dei rimedi d'urgenza presi a livello locale per limitare la diffusione del virus, si registra la scelta della governatrice della regione Calabria Jole Santelli la quale, ai fini del contenimento della diffusione" del coronavirus, ha deciso di sospendere tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all'aperto o al chiuso". Da sottolineare, infine, la posizione assunta dal coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo il quale ha lanciato l'allarme sull'ipotesi di nuovi lockdown: "Saranno inevitabili se la situazione sfugge".

STEFANO GHIONNI