Gente d'Italia

Donald Trump promette 10 milioni di posti di lavoro e attacca Joe Biden

"Da una parte il sogno americano, dall'altra l'agenda socialista": Donald Trump accetta la nomination repubblicana, chiude la convention del partito con un discorso di un'ora e dieci minuti lanciando durissimi attacchi al rivale, Joe Biden, e all'"agenda made in China" del candidato democratico, dipinto come un pericolo per la nazione. Economia, sicurezza e ordine pubblico, coronavirus, gli altri grandi temi su cui ha insistito il presidente parlando alla Casa Bianca davanti a circa 1.500 persone con poche mascherine e senza distanziamento sociale.

LA CONTRAPPOSIZIONE CON BIDEN

Il presidente ha assicurato che il 3 novembre, se sarà rieletto, gli Usa saranno "più grandi, più forti e più sicuri", mentre, se vincerà, Biden "distruggerà l'America". Numerose promesse per quella che è l'elezione "più importante della nostra storia": la creazione di "10 milioni di posti di lavoro in 10 mesi" e la "riduzione ulteriore delle tasse"; il presidente ha assicurato inoltre che "distruggeremo il coronavirus", promettendo un vaccino "entro l'anno, se non prima".

Trump non ha fatto riferimento al grave ferimento di Jacob Blake, ma ha condannato le violenze mentre, prima del discorso, la Casa Bianca ha fatto sapere di aver contattato la famiglia dell'afroamericano testimoniando la "vicinanza" del presidente: "Non possiamo mai permettere alle folle inferocite di avere il sopravvento", ha avvertito. Condanniamo le violenze e i saccheggi avvenuti in tutte le città a guida democratica", "dobbiamo assicurare che prevalgano la legge e l'ordine". E ancora: il Paese "ama e rispetta le forze di polizia".

ECONOMIA E CINA

"Con me avete avuto l'economia più forte nella storia e la ricostruiremo ancora più forte", ha detto Trump, che ha dedicato una parte del discorso alla Cina, "responsabile fino in fondo per la diffusione del Covid". La Cina che "tifa Biden perché vuole conquistare la nostra economia", ha detto rivendicando di aver varato misure contro Pechino come nessuno ha fatto prima. Trump ha promesso anche di difendere il diritto alle armi: "Se non vinciamo il secondo emendamento è spacciato", ha avvertito.

IVANKA E GIULIANI

Prima del presidente, è salita sul palco la sua figlia prediletta, Ivanka Trump: "Mio padre è il presidente della gente", "Washington non lo ha cambiato, anzi è stato lui a cambiare Washington", ha detto auspicando di avere "un guerriero per altri 4 anni alla Casa Bianca". Ivanka Trump è stata preceduta da Rudolph Giuliani. L'avvocato personale di Trump e ex sindaco di New York non è stato tenero con Biden, definito un "cavallo di Troia dell'estrema sinistra".

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