Emergono retroscena inquietanti. Guizzano non più controllabili da omertosi silenzi e squallide complicità. Il Billionaire, top class dei night in Costa Smeralda, proprietà Briatore, avrebbe vissuto almeno dieci giorni di straordinaria folli. Camerieri malati e balli non stop. I dipendenti avrebbero cominciato ad accusare i sintomi del virus prima di Ferragosto. Ma il locale non si è fermato, mai. Prima di chiudere, per volere del suo proprietario intanto positivo al Covid-19, il diciotto agosto. In polemica col sindaco di Arzachena che ha vietato la musica dopo l’una di notte. Il virus si è preso comunque il Billionaire prima di Ferragosto. La rivelazione è di un cameriere del locale, non il solo dello staff ad accusare febbre e tosse. Mentre al Billionaire si continua a ballare, a stappare champagne, i clienti assembrati in pista e attorno a tavoli, tutti rigorosamente senza mascherine. Un gruppo di ragazze si aggira ansioso tra Porto Cervo e Arzachena, in cerca di qualcuno che faccia loro un tampone. È la storia dei dieci giorni che precedono la notizia dei primi sei dipendenti positivi. L’ha poi comunicata la Asi il 21 agosto. La chiusura voluta da Briatore sopravviene non a causa del Covid-19, ma per protesta verso il sindaco di Arzachena, come detto? Proprio no. Le rivelazioni di alcuni dipendenti potrebbero diventare oggetto dell’indagine, per ora senza indagati né ipotesi di reato. L’ha aperta la procura di Tempio Pausania. Controllo e proprietà del Billionaire sulla collina di Porto Cervo sono affidate da Briatore a una società lussemburghese. La Billionaire Lifestyle, amministratore unico un quarantenne di Arzachena, Roberto Pretto, scelto da Briatore. Un professionista serio e apprezzato in terra di Gallura. Nel 2020, per un mese soltanto, viene proposto ogni sera il "dinner show", cena al tavolo con menù fisso tra i cento e i centotrenta euro a testa, e spettacolo con cantanti e dj famosi. E anche disco club fino a notte fonda, praticamente fino all’alba. Settanta dipendenti a comporre lo staff, rinforzato secondo esigenze rappresentate dalle serate da altri lavoratori forniti dall’agenzia interinale Etjca. Servono ai tavoli muniti di mascherina, parcheggiano le auto, puliscono, si occupano della musica, portano da bere ai tavoli. Postati sul social, i filmati mostrano il personale del Billionaire impegnato senza mascherina, non la portano affatto. Qualcuno la tiene sotto il mento; altri due, entrambi positivi, diranno "per respirare meglio". E i clienti? Fanno come gli pare, abbracciati a una scandalosa forma di anarchia. La Flavio Briatore prudenza diventa un concetto molto vago, e la direzione del Billionaire non riesce a imporre un minimo di disciplina. La situazione precipita in fretta. Questione di giorni, forse di ore, come dimostra la successione dei fatti. Il dodici agosto uno dei camerieri impiegati nei turni del dinner show non si sente bene. Febbre e tosse, gli sembra di non percepire gli odori. I classici sintomi del Covid. La direzione del Billionaire lo mette per precauzione in isolamento nel residence affittato per lo staff. Poco dopo, altri tre dipendenti avvertono gli stessi sintomi e vengono lasciati anche loro a riposo. Laddove al Billionaire prosegue la vita notturna, le danze e i balli senza mascherina, stretti stretti come nel ballo del mattone di Rita Pavone, di ormai antica memoria. Il locale ha dimezzato la capienza a trecentocinquanta posti e tiene un registro in cui sono registrati il nome, il cognome e il numero di telefono di un ospite per ogni tavolo. Il Billionaire è pieno come un uovo. La proprietà però è preoccupata, la situazione è delicata, come gestirli gli impiegati in isolamento? Bisogna agire in fretta, e senza fare rumori. La direzione del Billionaire si rivolge ai servizi medici del Consorzio Costa Esmeralda Porto Cervo. Il tredici e il quattordici agosto gli isolati e alcuni giovani che condividono con loro l’alloggio, sette persone in tutto, vengono mandati all’ambulatorio del Consorzio. Test sierologico per tutti. Negativi. I medici ritengono però necessario il tampone. L’unico esame veramente affidabile. Ma il problema è che il tampone lo fanno a Olbia, all’ospedale Mater. Il gruppo – rivela una fonte molto attendibile – viene bloccato dalla reception del pronto soccorso. Il motivo? "Non è questa la procedura corretta da seguire, dovete telefonare a numero verde della Regione". Interviene un medico del Consorzio e, in forma privata, offre la propria disponibilità ad effettuare il tampone al costo di centocinquanta euro a persona, con una documentazione ad hoc. Viene fissato l’appuntamento, sarà fatto il diciassette agosto. Il Billionaire si assume l’onere della parcella. Il tutto esaurito, il pienone, a Ferragosto al Billionaire. Forniti dall’agenzia Etjca, dieci lavoratori interinali sono attesa al Billionaire. Si rifiutano di prestare servizio, preferiscono rimanere a casa. "Sono spaventati, dicono che ci sono colleghi che non stanno bene…", comunica il referente dell’agenzia. La voce ha cominciato a girare e con essa la paura. Il diciassette agosto è un lunedì. Nonostante il sospetto sia diventato ormai certezza, il Billionaire mette lo stesso in scena il dinner show. La mattina del diciotto la direzione del locale annuncia con un comunicato "la chiusura a partire da oggi e con sei giorni di anticipo rispetto alla data prevista, in polemica col Comune". I primi casi certi di positività vengono ufficializzati dalla Asl il ventuno agosto. I positivi del Billionaire sono sessanta. Briatore compreso, giù dimesso sabato dal San Raffaele Milano. Il cellulare in mano indirizzato verso i giornalisti in attesa. "Non avvicinatevi o vi attacco di tutto". Trascorre i giorni della quarantena a casa della senatrice di Forza Italia, Daniela Santachè, invece di rientrare a Montecarlo.

Commenti? Soltanto uno: siamo un Paese ridicolo.

FRANCO ESPOSITO