Come risaputo, per avere la meglio sul Coronavirus non basta rispettare solo le regole di distanziamento sociale oppure indossare le mascherine. Per sconfiggerlo occorre il vaccino. Ed è proprio su questo tema che l’Unione europea spinge fortemente affinché si possa in qualche modo determinare la fine del Covid-19. E ieri un alto funzionario appunto della Commissione europea ha detto che il vaccino sviluppato da AstraZeneca, se sarà ritenuto sicuro ed efficace e con tutte le autorizzazioni del caso, dovrebbe essere disponibile da novembre. Ovviamente con un accesso universale e gratuito per tutti. E da questo punto di vista la Commissione è in uno stadio avanzato nei negoziati con Sanofi, Johnson & Johnson, CureVac e Moderna. L’Ue ha firmato un contratto che consente ai Paesi membri di acquistare 300 milioni di dosi con l'opzione di altre 100. Il grande obiettivo è di avere a disposizione un miliardo di dosi. Tornando ai fatti prettamente italici, c’è da dire che non sono giorni facili quelli che si vivono all’interno della Penisola. I contagi aumentano. Anche la giornata di ieri ha purtroppo fatto registrare un aumento dei casi, ben 1.397 contro i comunque tanti 1.326 di mercoledì (per un totale di 272.912 unità). I maggiori aumenti si sono registrati rispettivamente in Lombardia (228), Campania (193) e Lazio (154). Nessuna regione ieri ha fatto registrare 0 casi. Purtroppo anche il numero delle vittime è in aumento: 10 i decessi contro i 6 di due giorni fa. Aumenta il numero dei guariti o dimessi: +289 (48 ore fa +257) per un totale di 208.490. In calo i tamponi processati: 92.790 (mercoledì la cifra record di 102.959) per un totale di 8.921.658 tamponi effettuati. In più la Fondazione Gimbe ha fatto presente che nella settimana tra il 26 agosto e il 1 settembre si è registrato un un incremento del 37,9% dei nuovi casi, dei pazienti ricoverati (+30%) e di quelli in terapia intensiva (+62%). Insomma, una situazione da monitorare attentamente e che la stessa Europa controlla. Tanto è vero che ieri la Norvegia ha deciso di imporre una quarantena di 10 giorni per i viaggiatori in arrivo nel Paese dall'Italia (e anche dalla Slovenia) a causa del nuovo aumentare dei casi di contagio. Non solo, il ministro norvegese degli Esteri ha sconsigliato viaggi non essenziali nel nostro Paese.

STEFANO GHIONNI