"L'Europa ha affrontato l'incubo coronavirus con scelte normative coraggiose, che soltanto pochi mesi prima apparivano decisamente fuori portata". E lo ha fatto "operando in pieno spirito comunitario, fino a rinnovare quello dei propri padri fondatori". Lo ha detto ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo nel suo tradizionale discorso al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Per il Capo dello Stato, la pandemia che ha sconvolto il mondo, ha rappresentato una sorta di "spartiacque" tra vecchio e nuovo tempo. E nel nuovo, l'Europa è chiamata a recitare un ruolo di primo piano, avendo non solo il dovere di uscire dalla crisi, ma di farlo su basi solide, tracciando un "orizzonte sostenibile per le nuove generazioni". Tuttavia, è stato il monito di Mattarella, "bisogna fare presto, a partire dall'approvazione del Recovery Fund, così da rendere le risorse comunitarie disponibili a inizio 2021 ed evitando di fare della Ue una mera istanza di trasferimento dei fondi". Secondo l’inquilino del Colle "di fronte all'ondata di lutti e sofferenze" ed alla necessità "di osservare regole che hanno inciso sui nostri modelli economici e sociali" il Vecchio Continente "ha ritrovato la sua forza propulsiva" e "la capacità di ritrovare lo spirito dei padri fondatori". Il Covid, è stata la riflessione di Sergio Mattarella, ha reso evidente a cittadini e governi che "trincerarsi in una presunta autosufficienza non era la risposta contro un nemico aggressivo" e la stessa "espansione del virus in maniera inarrestabile ha dato dimostrazione di come i pericoli e i problemi" siano "transnazionali" e che l'unico modo per affrontarli in modo efficace è "una collaborazione multilaterale senza riserve". Una circostanza, questo, apparsa evidente, ad esempio, "in tema di vaccini" dove l'Europa è chiamata a fare gioco di squadra. Ai Paesi membri, ha rilanciato ancora il Presidente della Repubblica, viene offerta "un'opportunità unica", quella di "avere a disposizione risorse consistenti per riforme strutturali in grado di garantire non solo l'uscita dalla crisi, ma anche assicurare prosperità e benessere alle nuove generazioni". Risorse che, secondo Mattarella, dovranno essere sostenibili. La crisi obbliga infatti gli Stati membri "a fare massicciamente ricorso al debito, che inciderà fortemente sulle prossime generazioni". Ma il debito non deve diventare un peso insostenibile e anche per questo è necessario agire con rapidità per rendere disponibili le risorse economiche stabilite in sede europea. "Deve intervenire la preparazione dei 'piani nazionali di rilancio' che saranno sottoposti all'attenzione degli organi comunitari", ha concluso il Capo dello Stato.

STEFANO GHIONNI