Gente d'Italia

Sileri: “Alla sanità servono 30 miliardi. Virus? In crescita, ma non c’è criticità”

Quanti soldi servono alla sanità italiana per godere di buona salute? La risposta l’ha data ieri Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, intervistato dal canale televisivo La7. "Sono necessari tra 25 e 35 miliardi, né più né meno di quello che negli ultimi 10 anni non è stato investito, tolto il Mes da parte". Proprio sul Meccanismo europeo di stabilità Sileri nutre un dubbio: "Ha un piccolo problemino che è nel trattato: ci sono delle potenzialità di vincoli e sistemi di allerta che magari a 4, 5, 6, 7 anni da oggi, dopo che hai preso il Mes e magari investito in sanità, improvvisamente c’è un meccanismo di allerta in Europa che impone dei tagli. Non vorrei trovarmi nella situazione che, per prendere oggi qualcosa, fra 5 o 6 anni ci troviamo nuovamente con i tagli". Il ministro si è poi soffermato sulla strettissima attualità, legata indissolubilmente ai nuovi contagi che si registrano quotidianamente nel BelPaese e che cominciano a preoccupare, e non poco. Ma per lui non è il caso di fare allarmismi esagerati: "Dubito che avremo una seconda ondata come a marzo perché abbiamo imparato in linea di massima a convivere con il virus". Parole di certo importanti, anche se per Sileri "c’è una condizione di crescita, ma non critica, dei casi di Covid e gli ospedali non sono sotto stress. Con l'arrivo della stagione fredda credo vedremo una circolazione più elevata del virus, ma il Servizio sanitario nazionale è in grado di farvi fronte". E poi ancora: "L'importante è che l'impegno del nostro Servizio sanitario nazionale rimanga quello di oggi. O magari aumenterà di poco ma in quel caso abbiamo le strutture, la competenza, il numero di medici e posti per far fronte a quella esigenza. Abbiamo tanti focolai, il trend è in crescita. Controllare i focolai è la nostra vittoria quotidiana". Con l’arrivo dell’autunno, in Italia arriverà comunque la classica influenza stagionale. Ma per Sileri "girerà meno, perché ciò che stiamo facendo, l'uso delle mascherine e il lavaggio delle mani, farà sì che impediremo al virus influenzale di circolare". Sul vaccino influenzale il ministro ha detto che sarà disponibile: "Ci stiamo muovendo per migliorare l'approvvigionamento delle dosi e inizieremo prima la campagna vaccinale. Purtroppo quello che accade ogni anno e che quelli che fanno il vaccino sono meno di quelli che noi desidereremmo, in particolare tra gli anziani".

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