Referendum: si muove il fronte per il no. In attesa della manifestazione di questa sera, in piazza Santi Apostoli a Roma e soprattutto di quella in programma il prossimo venerdì 18 settembre, in piazza Sempione a Milano ("Fermiamo il populismo. La democrazia non si taglia" il titolo dell'evento promosso da Più Europa e Azione), ieri i "contrari" alla modifica costituzionale si sono dati appuntamento a Torino. Al grido "No al taglio della democrazia", un gruppo di rappresentanti della società civile e politica si è infatti ritrovato in piazza Carignano per opporsi al ridimensionamento della rappresentanza parlamentare. La kermesse piemontese si è aperta con la lettura di alcuni stralci dell'appello per il no promosso da oltre 200 costituzionalisti e da un messaggio di don Ciotti, ed è poi proseguita con una maratona di interventi. A sorpresa, ieri sono scese in campo anche le "Sardine" con il leader del movimento giovanile Mattia Santori che si è presentato a un comizio del ministro per gli Affari esteri Luigi Di Maio a Cascina (Pisa) indossando una t-shirt con scritto "Così NO la piazza che non ci sta". A favore del no si è schierata anche la componente dem che non ha voluto "soggiacere" al diktat zingarettiano. "I 5 Stelle non parlano di riforme, ma continuano a lanciare slogan senza anima né visione mentre vanno in piazza a sostenere il taglio trasversale e irrazionale dei parlamentari" ha sbottato Giovanni Lattanzi, coordinatore nazionale del Comitato Democratici per il No. Anche nel Centrodestra si sono registrate forti prese di posizioni e qualche frizione. In casa Lega, a esempio, contro la linea ufficializzata da Matteo Salvini per il Sì (ma a favore della pancia del partito che invece tifa per il No), si è schierato uno dei colonnelli del Carroccio, Giancarlo Giorgetti. "Un semplice taglio dei parlamentari in assenza di altre riforme è improponibile" ha commentato l'esponente leghista. "La Lega non è una caserma, nessuno strappo con Giorgetti" si è limitato a commentare Salvini. "Salvini segua Giorgetti" ha dichiarato il presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi. "Io voto NO per superare Grillo e Casaleggio" ha scritto su Twitter Simone Baldelli, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e tra i promotori del Comitato per il no. Infine, una simpatica nota di colore. La fumettista pseudonimica, Elena Visconti, che con i suoi disegni sui social sta sostenendo il No al Referendum, ha promesso di disegnarsi in topless qualora il No dovesse affermarsi nelle urne. In una vignetta disegnata per la fondazione Einaudi, si vede il suo personaggio alter ego, una Valentina matura, svestita nella parte superiore ma con un lenzuolo con la scritta "Io voto No" che copre il seno. In più la Valentina 40enne promette: "Ce la possiamo fare! Se vince il no mi disegno in topless".

STEFANO GHIONNI