Un’idea innovativa con l’obiettivo di "migliorare la logistica globale di un sistema più sostenibile" ed arrivare ad essere "leader nella fornitura di servizi logistici innovativi e dinamici, sui mezzi di trasporto e mondo business". Questo lo spirito con cui Daniel Giovannetti e Gabriele Ferrieri, appassionati e profondi conoscitori del mondo "startup e innovazione", hanno ideato iCarry, in pratica, "hanno saputo trasformare il loro sogno, non senza fatica, in una giovane e bella realtà". Intanto, mentre il team di iCarry, caratterizzato da giovani appassionati e con grandi competenze, continua a provare a cambiare il mondo, abbiamo incontrato Daniel Giovannetti, che "gioca" con i computer dall’età di 5 anni, e ama ricordare l’importanza della tecnologia mobile di cui pensa sia necessario aumentare il potenziale "per integrarla meglio con la vita quotidiana, in una perfetta simbiosi con la comunità". Aggiungiamo anche che nel 2012 ha fondato, con altri collaboratori, una startup statunitense tecnologica operante nel settore mobile, la Phoenix International Communications Inc.

Quando è nata l’idea di creare iCarry e qual è stata l’esigenza, lo spunto? "La nostra sfida è stata quella di scommettere su una piccola grande rivoluzione nel mondo del retail e e-commerce tramite l’arrivo delle consegne a domicilio con servizio a valore aggiunto, quali il tracking live, il pagamento tramite Pos e notifiche push alla consegna, portali dedicati per i retailer e bot Telegram personalizzabili. Si tratta di una concezione del tutto nuova per consegnare la merce entro poche ore. iCarry sostiene attivamente l’utilizzo di vettori green, come biciclette e mezzi elettrici. Nata come c2c, ossia per coprire il segmento privato-privato, si è velocemente trasformata in b2c e successivamente in b2b, settore che copre gran parte dell’attuale attività, con ottimi riscontri nella grande distribuzione organizzata."

Spieghiamo meglio quali sono i servizi, qual è l’idea innovativa che contraddistingue la vostra piattaforma, quali “beni” possono essere consegnati, i tempi di consegna… "La peculiarità di iCarry risiede nel fatto di riuscire a gestire gli ordini online di differenti categorie di clienti e tipologie di consegne, in maniera integrata ed efficiente. Questo anche grazie ad algoritmi in grado di smistare gli ordini tramite sistemi di intelligent dispatching in real-time, ottimizzando i percorsi e aumentando l’efficienza nella scelta e assegnazione dei mezzi, con un sistema di autoapprendimento attraverso machine learning e intelligenza artificiale. Consegniamo a livello urbano di tutto, dai farmaci al food, dagli accessori ai drinks. Abbiamo vari tempi di consegna tra cui gli utenti possono scegliere: da fasce di poche ore fino a 30 minuti dal momento della richiesta di consegna. L’obiettivo è modellare il servizio sulle reali esigenze del cliente".

Attualmente siete presenti in oltre 60 città italiane pensate di portare i servizi di iCarry anche all’estero? "Potenzialmente potremmo essere ovunque. iCarry nasce già con le capacità per internazionalizzare il suo servizio di home delivery, in quanto la base stessa dell’azienda permette un’espansione diretta del servizio in qualsiasi paese. Ad oggi siamo presenti in più di 20 province per oltre 60 città italiane, nella consapevolezza che l’allargamento è utile se ponderato e strutturato. Le aree su cui potremmo concentrarci per un prossimo futuro attengono al settore euromediterraneo, ma non solo, in un’ottica di miglioramento di servizi e paesi-obiettivo".

Durante il periodo del lockdown siete riusciti a rispondere in maniera adeguata alle richieste dei vostri clienti? "Il concetto legato alla preferenza del cliente per un servizio che consegnasse un pacco ‘direttamente sullo zerbino’ per le precauzioni legate all’emergenza Covid, si è sposato alla perfezione con la nostra mission. Lo dimostrano i numeri, in costante miglioramento, fatti registrare nei mesi del lockdown. E’ questa una ulteriore conferma del ruolo anche sociale di iCarry: ovvero non solo grocery, food, hardware, laundry, casalinghi, postale, elettronica e farmaceutica, ma anche attenzione alle professionalità impiegate".

A distanza di 5 anni, quali i traguardi raggiunti? "In primis abbiamo avviato una start up che ora è una vera e propria scaleup, in più, ha in sé la capacità di implementare ulteriormente il proprio status. Segnalo l’aggiudicazione di due call di accelerazione di Impact Hub Milano, la vittoria del Premio Speciale Unirete come migliore idea d’impresa promosso da Confindustria presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur e infine il Premio Industria Felix 2020 per le migliori performance gestionali. Inoltre, va segnalata l’aggiudicazione di un rilevante bando progettuale da 1 milione di euro. Il riscontro di tali sforzi si ritrova in varie manifestazioni d’interesse in prestigiosi contest ed eventi, tra i quali "ItaliaRestartsUp", presso SMAU Milano, Global Startup Expo e UnBoundDigital London, evento dedicato al mondo dell’innovazione globale. Anche per questa ragione un nome top del panorama imprenditoriale italiano, come Nicolò Marzotto, è diventato investitore di iCarry".

GIOVANNA CHIARILLI