Domande concordate in anticipo e punteggi assegnati prima ancora dello svolgimento della prova: irrompe la Guardia di Finanza sull'esame di italiano sostenuto giovedì scorso a Perugia da Luis Suarez, attaccante uruguaiano del Barcellona in predicato di passare alla Juventus. Trasferimento poi saltato a causa delle lungaggini relative proprio all'ottenimento del passaporto italiano da parte del Pistolero, col club bianconero che ha ripiegato sull'ex Morata.

La Procura di Perugia, però, vuol vederci chiaro sull'esame-farsa del centravanti e su altre questioni poco chiare dell'Università per Stranieri. Le Fiamme Gialle del capoluogo umbro hanno infatti acquisito tutta la documentazione relativa al caso, notificando nel contempo alcuni avvisi di garanzia. Le indagini, in realtà, nascono da lontano: erano infatti scattate a febbraio per fatti avvenuti nel contesto dell'ateneo del capoluogo umbro.

“Dalle attività investigative è risultato che gli argomenti oggetto della prova d’esame sono stati preventivamente concordati con il candidato e che il relativo punteggio è stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata, nel corso delle lezioni a distanza svolte da docenti dell’ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana”, si legge in una nota firmata dal procuratore Raffaele Cantone.

Le informazioni di garanzia, che riguarderebbero i vertici di palazzo Gallenga Stuart, sede dell'Università per Stranieri, sarebbero relative a reati quali rivelazione di segreti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e altro.