Nella cornice medioevale del Castello dal quale si domina la valle del Neto fino al mare di Crotone, si è tenuta la terza tappa della nona edizione del Premio Letterario Caccuri, nell’omonimo borgo. Si tratta di uno dei più importanti premi di saggistica in Italia. Una kermesse che anima il paesino presilano non solo nei giorni della kermesse, quando arrivano i big della letteratura, della saggistica, dello spettacolo e delle arti, ma durante tutto l’anno, con iniziative presso scuole, gruppi di lettura, laboratori di ricerca e partnership internazionali che vanno dal progetto con il Cern di Ginevra ai gemellaggi con il "Premio L’Italiano" di Buenos Aires e l’Associazione dei calabresi in Uruguay.

Quest’anno, poi, è stata inaugurata quest’ulteriore partnership internazionale con il Sud America, avviata due anni fa con la missione a Buenos Aires e Montevideo del progetto "Lettere migranti" degli scrittori Olimpio Talarico, Domenico Dara, Ettore Castagna, Gioacchino Criaco ed Eugenio Marino e che ha avuto un’ulteriore tappa ieri, con il conferimento del "Premio eccellenze italiane nel mondo" alla scrittrice italoargentina Griselda Gambaro e al politico ed ex ministro uruguayano Victor Rossi.

Questa partnership internazionale trova un senso nel carattere multiculturale e cosmopolita dell’Italia in generale e del Sud Italia in particolare, che si evidenzia nella sua lunga storia di emigrazione in tutto il mondo, dove gli italiani si sono trasferiti e integrati, contribuendo a forgiare una identità multipla e transnazionale che non solo non perde mai il contatto e il legame con il Paese di origine, ma trova in esso anche motivo di riscatto nei paesi di arrivo, contribuendo in maniera significativa al progresso economico, sociale e culturale delle società ospiti.

E il piccolo borgo di Caccuri (inserito nell’esclusivo elenco nei borghi più belli d’Italia) e il suo prestigioso Premio, che da sempre si distinguono per il tratto dell’accoglienza, dell’ospitalità e della contaminazione culturale, sono risultati la sede ideale per internazionalizzare la cultura e la presenza italiana nel mondo. Il Covid, purtroppo, quest’anno ci ha messo lo zampino e ha impedito che i premiati potessero essere in loco a ritirare personalmente targa e pergamena. Per loro hanno ritirato i premi, direttamente dalle mani di Adolfo Barone, Presidente dell’Accademia dei Caccuriani che organizza il Premio, i due dei protagonisti della partnership internazionale, Olimpio Talarico ed Eugenio Marino.

Dopo il ritiro del premio Eugenio Marino ha letto i messaggi inviati da Gambaro e Rossi, che non possono essere considerati solo messaggi di saluto e ringraziamenti, ma veri e propri interventi di merito nel rapporto tra letteratura e potere politico-istituzionale (soprattutto in tempi di dittatura o pandemia) e nel rapporto dei migranti con le società nei paesi di partenza e in quelli di arrivo. In futuro, quando la pandemia lo consentirà, si terrà una cerimonia di premiazione anche a Buenos Aires nell’ambito del "Premio L’Italiano" e una a Montevideo, nell’ambito delle attività dell’Associazione dei calabresi in Uruguay grazie soprattutto a Renato Palermo consigliere del CGIE e calabrese per il ruolo di collegamento che ha avuto tra Premio Caccuri e Associazione calabresi.