"In un quadro generale di difficoltà per tutto il settore dell'editoria, l'informazione al Sud è in condizioni drammatiche che mettono a rischio la tenuta occupazionale e la sopravvivenza di numerose realtà piccole e grandi. Per questa ragione, è auspicabile che, in fase di conversione del decreto Agosto, governo e Parlamento trovino il modo, attraverso un emendamento ad hoc, per estendere gli sgravi contributivi anche alle aziende editoriali che operano o hanno sedi nelle regioni del Mezzogiorno. Confidiamo per questo nella sensibilità del presidente Giuseppe Conte, che più volte, nel corso degli ultimi mesi e anche in occasione degli Stati generali, ha sottolineato l'importanza e il valore dell'informazione e apprezzato il lavoro svolto dai giornalisti nei momenti più delicati della vita del Paese".

E' quanto afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi."Oltre che di una misura di sostegno per chi produce informazione, si tratterebbe di un atto di giustizia nei confronti di alcune migliaia di giornalisti - aggiunge Lorusso - altrimenti discriminati da una norma che, pur avendo portata generale, attualmente impedisce alle loro aziende di ottenere i benefici previsti per tutte le altre imprese con lavoratori assunti nelle regioni meridionali. Penalizzare le aziende e i giornalisti, escludendoli dall'applicazione da misure volte a salvaguardare l'occupazione al Sud, significa porre le basi per tagliare l'occupazione, ridurre gli spazi dell'informazione professionale e di qualità, impedire all'opinione pubblica di informarsi correttamente e, quindi, indebolire le istituzioni democratiche".